Le borse europee chiudono la prima seduta della settimana in rialzo, beneficiando anche dell’andamento positivo di Wall Street con il rimbalzo dei tecnologici che sta portando il Nasdaq a guadagnare oltre l’1 per cento.
A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un progresso dello 0,4%, riagguantando quota 21.000 punti. Rialzi più sostenuti per le altre borse europee, con il Dax di Francoforte a +1,1%, il Cac 40 di Parigi e l’Ibex 35 di Madrid a +0,9% ed il Ftse 100 di Londra a +0,8 per cento.
Il tutto all’indomani del trionfo, seppur con scarsa affluenza alle urne, del partito di Emmanuel Macron al secondo round elettorale in Francia, che ha consegnato al neo presidente una maggioranza solida su cui contare per portare avanti le riforme annunciate.
Oggi, invece, sono cominciati a Bruxelles i negoziati per la Brexit, con la posizione sempre più traballante in Gran Bretagna del premier Theresa May, che potrebbe favorire una soluzione più “soft” rispetto a quella annunciata lo scorso marzo.
Intanto, dall’altra parte dell’Atlantico, ha parlato il presidente della Fed di New York William Dudley, nel primo di una lunga serie di interventi previsti questa settimana di diversi esponenti del Fomc a pochi giorni dal rialzo dei tassi di interesse deciso lo scorso mercoledì.
Dudley ha sostanzialmente confermato la linea adottata dalla Fed nel meeting della scorsa settimana, ammonendo contro un’eventuale pausa nel ciclo restrittivo di politica monetaria iniziato dalla banca centrale americana.
Parole di cui ha beneficiato il dollaro, portando il cambio con l’euro in area 1,117 e quello con lo yen a 111,3. Moneta unica poco mossa, invece, sia nei confronti della divisa nipponica (EUR/JPY a 124,2) sia di quella britannica (EUR/GBP a 0,877).
Tra le commodities ancora debole il petrolio con il Brent (-0,1%) a 47,4 dollari e il Wti (-0,2%) a 44,7 dollari, mentre l’oro è tornato sotto quota 1.250 dollari l’oncia.
Nel comparto del reddito fisso, infine, lo spread Btp-Bund scende in area 166 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,95 per cento.
Tornando a Piazza Affari, gli acquisti hanno premiato in particolare STM (+3%), CAMPARI (+2,5%) e PRYSMIAN (+2,1%), mentre nell’automotive rimbalzano FERRARI (+1,8%), che ritrova quota 80 euro, e BREMBO (+1,7%).
Leggermente positiva MEDIASET (+0,2%) con Vivendi che ha presentato ricorso al Tar contro la delibera di Agcom, che impone al colosso media francese di eliminare l’attuale “posizione dominante” accertata sulla base del Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici (Tusmar) italiano.
Oggi scadevano i termini entro i quali gli uomini di Bollorè dovevano presentare il piano che intendono perseguire per rientrare nei limiti dell’Authority, e rumors confermerebbero l’intenzione di procedere con il congelamento dei diritti di voto per la quota eccedente il 9,9% del capitale di Mediaset.
In lieve calo LEONARDO nonostante abbia annunciato la firma di un contratto del valore di oltre 120 milioni di dollari per nove elicotteri con Lease Corporation International.
Penalizzate dallo stacco della cedola, infine, POSTE ITALIANE (-6,8%), TERNA (-1,8%), mentre chiudono in positivo nonostante il pagamento del dividendo EXOR (+0,2%) e TELECOM ITALIA (+0,3%).