Moda – Denaro sul lusso, crolla Piquadro (-12,8%)

Ottava in ribasso per il Ftse Mib che resta sotto i 21 mila punti (-0,9%), zavorrato soprattutto dalle vendite nel comparto tecnologia. Guadagna invece l’1% il comparto in esame, mezzo punto percentuale in più rispetto all’Euro Stoxx di riferimento (+0,5%). Acquisti sui principali titoli del lusso, tra cui spicca Ferragamo (+2,8%). Bene anche Safilo (+3,6%) e Ovs (+3,3), mentre crollano le quotazioni di Piquadro (-12,8%).

Il Ftse Mib chiude l’ottava sotto la soglia dei 21 mila punti, in calo dello 0,9 per cento, influenzato soprattutto dalle vendite sui titoli tecnologici. Il Ftse Italia moda, prodotti per la casa e per la persona guadagna invece un punto percentuale, sovraperformando dello 0,5% il corrispondente indice di comparto europeo (+0,5%).

A fare da traino nel lusso il titolo Ferragamo, che guadagna il 2,8 per cento, beneficiando anche della promozione a “neutral” da parte degli analisti di Ubs, che hanno alzato le stime di crescita degli utili, aumentando il target price da 18,90 a 24 euro.

Denaro anche su Moncler, tornato sopra i 21 euro con un incremento dell’1,4 per cento, dopo essere sceso ad inizio settimana sui 20,52 euro e Luxottica (+1%), promosso da Morgan Stanley ad overweight con target price a 65 euro (+30%).

Più debole il rialzo per Cucinelli (+0,7%), nonostante le positive dichiarazioni rilasciate a Pitti Uomo da patron Brunello Cucinelli, le cui stime per il 2017 sono di una “crescita double digit sia nei profitti sia nel fatturato”.

L’annuncio di un accordo con Dr. Mazen Fakeeh C. Healthcare Company, per la distribuzione esclusiva delle proprie collezioni in Arabia Saudita, a partire da metà giugno 2017, ha invece spinto in alto il titolo Safilo che ha raggiunto i 6,70 euro con un guadagno del 3,6 per cento.

Progresso superiore al 3% anche per il titolo Ovs, condizionato soprattutto dai rumors circolati in merito al possibile interesse di Italmobiliare sulla catena di abbigliamento veneta. Il CdA guidato da Stefano Beraldo ha presentato i principali risultati del primo trimestre dell’esercizio in corso chiuso lo scorso 30 aprile con ricavi consolidati per 319,3 milioni, in crescita del 6,5% ed un utile ante imposte pari a13,8 milioni (+29%).

Crollano infine le quotazioni di Piquadro (-12,8%), il cui CdA ha approvato in settimana il bilancio dell’esercizio chiuso lo scorso 31 marzo con un incremento dei ricavi (+10,9%), ma con margini in calo (vedi “PIQUADRO – RICAVI IN CRESCITA MA MARGINI IN CALO NELLA GESTIONE 2016/2017”).