Il Ftse Mib chiude in ribasso dello 0,9% una settimana in cui le attenzioni erano rivolte alla riunione delle Fed tenutasi giovedì, con la banca centrale americana che ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base, confermando un ulteriore intervento nel 2017 e altri tre rialzi all’anno nel 2018 e nel 2019.
Parallelamente il mercato ha reagito negativamente alle tensioni legate allo scandalo Russiagate, con Donald Trump che potrebbe essere incriminato per ostacolo alla giustizia. Voci a seguito delle quali si rafforzano le ipotesi di impeachment.
Sul fronte macro sono giunte notizie negative sull’inflazione di maggio degli Usa e dell’Eurozona entrambe su base mensile a -0,1 per cento.
Eventi i cui effetti si evidenziano anche sul comparto bancario (-1,7%) e in misura minore sui servizi finanziari (-0,6%) penalizzati dal risparmio gestito, con contrazioni comprese tra -3,1% e -0,7 per cento.
In controtendenza Poste Italiane (+2,9%), i cui azionisti incasseranno lunedì prossimo il dividendo di 0,39 euro per azione, ed Exor con un più 1,8 per cento.
Tra le Mid Cap arretra Banca Ifis (-0,9%), mentre fra le Small Cap tiene Mittel (+0,2%), ma arretra Tamburi (-7,6%) nella settimana in cui ha ceduto l’1,55% del capitale di Amplifon con una congrua plusvalenza, pur generando una brusca contrazione sui titoli della ceduta con disappunto degli azionisti di minoranza.