Mercati – Avvio positivo, ancora in calo lo spread Btp-Bund

Partenza in frazionale rialzo per le borse europee dopo il rimbalzo dei tecnologici ieri a Wall Street che ha portato il Nasdaq alla miglior seduta dallo scorso 7 novembre e Dow Jones e S&P 500 su nuovi record storici.

Intorno alle 9:20 scambiano in positivo il Dax di Francoforte (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) ed il Ftse Mib di Milano (+0,2%), mentre viaggia poco sotto la parità il Ftse 100 di Londra.

Nella prima giornata di negoziati con Bruxelles, la Gran Bretagna ha accettato ieri di discutere sulle condizioni dell’uscita e sui diritti dei cittadini dell’Unione residenti nel Regno Unito, prima di affrontare il discorso sul regime commerciale dopo l’abbandono dell’Europa da parte di Londra.

Dall’altra parte dell’Atlantico, invece, entro la prossima settimana potrebbe esserci il voto sulla nuova versione della riforma sanitaria, attualmente in discussione da parte di un gruppo di rappresentanti repubblicani.

Intanto ieri ha parlato il presidente della Fed di New York William Dudley, nel primo di una lunga serie di interventi di membri di rilievo della banca centrale americana che vedrà diversi esponenti del Fomc prendere la parola oggi.

Dudley ha sostanzialmente confermato l’atteggiamento “hawkish” adottato la scorsa settimana dalla Fed, sostenendo che il percorso di rialzo dei tassi di interesse non deve essere interrotto, poiché dovrebbe contribuire a mantenere in vita l’espansione.

Più morbida, invece, la linea del presidente della Fed di Chicago Charles Evans, il quale ha detto che la decisione naturale ora è quella di iniziare a ridurre la dimensione del bilancio dell’istituto centrale, ma sui tassi di interesse ritiene opportuno rinviare un’ulteriore stretta a dicembre, in attesa di vedere l’andamento dell’inflazione.

Nel complesso il dollaro ha beneficiato di tali dichiarazioni, portando il cambio euro/dollaro a 1,115 e il dollaro/yen a 111,8.

Tra le commodities resta debole il petrolio con il Brent a 46,9 dollari e il Wti a 44,2 dollari, mentre il rafforzamento del biglietto verde ha penalizzato l’oro, sceso nuovamente in area 1.245 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 165 punti base, con il rendimento del decennale italiano che scende ulteriormente all’1,93 per cento.

Tornando a Piazza Affari, in lieve calo le banche ad eccezione di BANCO BPM (+0,7%) mentre resta alta l’attenzione sulla vicenda degli istituti veneti.

In leggero rialzo MEDIASET (+0,3%) che ha rilevato l’11,1% di Premium in mano alla spagnola Telefonica, mentre ieri Vivendi ha presentato ricorso al Tar del Lazio contro la delibera Agcom sulle partecipazioni dei francesi, i quali hanno congelato i diritti di voto oltre il 10% nel capitale del Biscione.

Leggermente positiva anche TELECOM ITALIA (+0,2%) anche se il Governo ha avvertito che agirà per tutelare l’interesse pubblico se il Gruppo mancasse agli impegni legali assunti sulla banda larga o agisse in contrasto con la normativa europea.

Rimbalzo invece per POSTE ITALIANE (+1,4%) dopo il tonfo di ieri complice anche lo stacco della cedola. Gli acquisti in avvio premiano anche MONCLER (+1,4%), FERRAGAMO (+1%) ed ITALGAS (+1%), mentre scivolano in fondo al listino MEDIOBANCA (-0,9%), TENARIS (-0,9%) e YNAP (-0,5%).