Mercati – Europa flat, a Milano acquisti su moda e utilities

Prosegue poco mossa la seduta delle borse europee, che alle 12:15 scambiano tutte intorno alla parità. Dopo gli acquisti della seduta precedente, sostenuti anche dalla vittoria di Macron nel secondo round elettorale in Francia, il Dax di Francoforte avanza ancora dello 0,2%, il Cac 40 di Parigi è a +0,3%, il Ftse Mib di Milano e il Ftse 100 di Londra sono sostanzialmente invariati mentre l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%) viaggia poco sotto la parità.

In una giornata povera di spunti macro significativi si attendono altri interventi da parte di esponenti della Fed, dopo le dichiarazioni rilasciate ieri da Dudley (New York) ed Evans (Chicago). Il primo sostiene che il percorso di rialzo dei tassi di interesse non debba essere interrotto, confermando la linea della banca centrale, mentre Evans preferisce temporeggiare fino a dicembre per monitorare l’inflazione.

Nel frattempo, sul Forex, il dollaro scambia sostanzialmente invariato sia rispetto all’euro sia nei confronti dello yen, con i cambi EUR/USD e USD/JPY rispettivamente a 1,116 e 111,5.

Tra le commodities restano deboli le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 44,1 e a 46,9 dollari al barile. Dopo la debolezza della seduta precedente, innescata dal rafforzamento del dollaro, recupera parzialmente terreno l’oro, riportandosi a 1.247 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund resta piuttosto stabile in area 165 punti base, con il rendimento del decennale italiano che scende ulteriormente all’1,93 per cento.

Tornando a Piazza Affari gli acquisti premiano MONCLER (+2,5%) e FERRAGAMO (+2,1%), nell’ultimo giorno della fashion week milanese. Ben comprate anche le utilities con A2A a +1,5%, ITALGAS a +1,5%, TERNA a +0,9% ed ENEL a +0,2 per cento. Intanto Endesa, colosso elettrico spagnolo controllato da Enel al 70,1%, potrebbe aver presentato un’offerta per acquisire Renovalia Energy, Gruppo iberico focalizzato nello sviluppo, nella costruzione, nella produzione e nella vendita di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.

Contrastati i bancari, con BANCO BPM in spolvero a +1%, INTESA (+0,2%) ed UNICREDIT (-0,1%) poco mosse, mentre UBI (-0,6%), BPER (-0,9%) e MEDIOBANCA (-1,4%) scambiano in territorio negativo. Nel frattempo, per quanto riguarda le venete, sembra prendere corpo l’ipotesi di una liquidazione che preveda la creazione di una bad bank per i crediti deteriorati e la vendita separata delle attività in bonis dei due istituti. Intesa potrebbe essere interessata ad acquisirne alcune parti, a condizione che non sia penalizzante per i propri azionisti.

In rialzo MEDIASET (+1,1%) che ha rilevato l’11,1% di Premium in mano alla spagnola Telefonica, mentre ieri Vivendi avrebbe presentato ieri in Agcom il piano che intende perseguire per adeguarsi alle norme del Tusmar. Il colosso media francese avrebbe chiesto di congelare i diritti di voto in Mediaset eccedenti la quota del 10 per cento.

Leggermente positiva anche TELECOM ITALIA (+0,4%) anche se il Governo ha avvertito che agirà per tutelare l’interesse pubblico se il Gruppo mancasse agli impegni legali assunti sulla banda larga o agisse in contrasto con la normativa europea.

Positiva anche POSTE ITALIANE (+0,5%) reduce dallo stacco cedola di ieri, mentre è stata completata la riorganizzazione di Poste Vita e Poste Assicura, operanti rispettivamente nel segmento vita e in quello danni.

Fuori dal listino principale spicca tra le Small Cap IL SOLE 24 ORE (+7%) dopo che il cda ha comunicato di aver accettato l’offerta vincolante, presentata dal fondo di private equity Palamon Capital Partners, per la cessione dell’area “Formazione ed Eventi” sulla base di un enterprise value di 80 milioni.