Le borse europee si avviano ad aprire la seduta in territorio positivo in scia ai nuovi record registrati ieri sera a Wall Street da Dow Jones e S&P 500, mentre il Nasdaq (+1,4%) ha messo a segno il rialzo più corposo dallo scorso 7 novembre.
La buona intonazione dei listini americani ha contagiato anche le piazze asiatiche in mattinata, con Tokyo in rialzo di circa l’1% anche grazie alla discesa dello yen sui minimi di tre settimane nei confronti del dollaro a 111,6.
Il biglietto verde si rafforza anche nei confronti della moneta unica, con l’euro/dollaro a 1,116, beneficiando delle dichiarazioni del presidente della Fed di New York William Dudley, il quale ha sostenuto che il percorso di rialzo dei tassi di interesse non debba essere interrotto.
Sul fronte macro, l’indice dei prezzi di produzione tedesco a maggio ha registrato un -0,2% rispetto al +0,4% della rilevazione di aprile e contro il -0,1% atteso dal consensus. Scarna l’agenda per il resto della giornata, con l’attenzione degli operatori che si concentrerà sugli interventi dei governatori della Fed Robert Kaplan (Dallas), Charles Evans (Chicago), Stanley Fisher (vice presidente) ed Eric Rosengren (Boston), oltre che del membro della Bce Carlos Costa.
Per quanto riguarda l’azionario, attenzione sempre al comparto bancario, alle prese con il salvataggio degli istituti veneti. Tra i petroliferi, ENI si è aggiudicata il settimo blocco di un’asta riguardante l’esplorazione e lo sfruttamento di giacimenti di petrolio e gas nelle acque del Golfo del Messico.
LEONARDO, invece, presenterà entro il 28 giugno l’offerta per la gara con la Us Air Force, del valore stimato di oltre 16 miliardi di dollari, mentre ha annunciato al salone di Le Bourget contratti per 210 milioni di euro.
MEDIASET, infine, ha comprato l’11,1% di Premium in capo all’operatore spagnolo Telefonica, arrivando così a detenere il 100%, mentre ieri Vivendi ha presentato ricorso al Tar contro la sentenza dell’Agcom che impone ai francesi di eliminare l’attuale “posizione dominante”.