Prima seduta d’ottava in frazionale rialzo dello 0,4% a 9.682 punti per il Ftse Aim Italia, che ha sottoperformato sia il London Ftse Aim 100 che il London Ftse Aim All Share, la cui sessione si è chiusa guadagnando rispettivamente l’1,1% e lo 0,8 per cento. Notevoli i volumi scambiati nella giornata, pari a 13.507.668, di gran lunga superiori a quelli scambiati fino a 3 mesi precedenti.
Sovraperformando l’indice di appartenenza, il comparto servizi pubblici, ha chiuso la prima seduta della settimana guadagnando l’1,8 per cento.
Torna il denaro su Gala, più volte posta in asta di volatilità con 236.800 azioni passate di mano, il titolo ha guadagnando il 23% chiudendo a 1,36 euro, dopo il significativo calo della scorsa ottava (-24,8% a 1,1 euro) connesso all’avvio dinnanzi al Tribunale Civile di Roma di procedimenti di reclamo verso le ordinanze con le quali lo stesso Tribunale, lo scorso 31 maggio, aveva revocato i decreti cautelari precedentemente ottenuti da Gala contro i principali distributori relativamente al tema degli oneri di sistema.
Si rileva che il CdA Agatos (+1,5% a 0,36 euro), venerdì 16 giugno, ha approvato i bilanci consolidati proforma relativi al 2016 e 2015 dei gruppi Te Wind e vecchia Agatos Srl, al fine di fornire una corretta informazione delle due realtà prima della fusione inversa (TE Wind in Agatos Srl), perfezionatasi all’inizio del 2017. In estrema sintesi i principali risultati mostrano ricavi di gestione pari a 4,3 milioni, rispetto ai 6 milioni del proforma 2015. L’Ebitda registra una perdita di 0,6 milioni (79 mila nel 2015). L’Ebitda normalizzato, riclassificato dal management non considerando gli oneri netti non ricorrenti, segna un utile di 334 mila. L’indebitamento finanziario proforma cifra in 17,9 milioni, rispetto ai 15,1 milioni di fine 2015, a fronte di un patrimonio netto consolidato totale pari a 15,2 milioni (18,5 milioni nel 2015).
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