Il CdA della società torinese ha comunicato i principali dati economici e finanziari non consolidati relativi al primo trimestre dell’esercizio in corso. I ricavi delle vendite si sono leggermente ridotti attestandosi a 10,6 milioni (-1,4%), in seguito a uno slittamento delle consegne confermato dai dati delle vendite a fine maggio che riportano un incremento del 3% a 11,5 milioni.
Il fatturato del periodo è stato realizzato per il 50% circa all’estero, prevalentemente in Giappone, Benelux e Germania. L’Italia continua a registrare i migliori andamenti in termini di incremento dei ricavi. In termini di categorie di prodotto, fondamentale l’apporto della linea di prodotto ‘PT01’, che rappresenta circa il 73% dei ricavi totali.
La contrazione dei ricavi e la maggiore incidenza dei costi indiretti di progettazione, marketing e commerciali, sostenuti in particolare per spingere la penetrazione internazionale, hanno ridotto da 3,5 a 3,2 milioni l’Ebitda, il cui margine è pari al 30,4% del giro d’affari complessivo (-220 bps).
A fine marzo la posizione finanziaria presenta disponibilità nette per 12,8 milioni, in aumento del 14,3% rispetto al dato di fine dicembre 2016 e sostanzialmente invariata rispetto ad un anno prima.
Per quanto riguarda la controllata americana PT Usa i ricavi delle vendite hanno sfiorato nel trimestre i 710 mila dollari, pari al doppio rispetto al corrispondente periodo del 2016, quando le vendite erano gestite da un distributore terzo.