Intesa – L’offerta sulle venete dà sprint al titolo

Intesa Sanpaolo ha dato la sua disponibilità a rilevare alcune attività, passività e rapporti giuridici in capo a Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Decisione presa all’unanimità dal cda nella giornata di oggi.

In scia alla notizia, le azioni a Piazza Affari hanno accelerato al rialzo arrivando a guadagnare alle 16:15 il 2,7% a 2,6 euro, trascinando l’indice di settore (+2,5%).

Tuttavia, l’eventuale operazione, qualora prendesse corpo, sarà subordinata alla sua neutralità rispetto al Cet1 ed alla politica dei dividendi dell’istituto. Tutto ciò esclude la possibilità di procedere ad un aumento di capitale per supportare suddetti possibili acquisti.

La disponibilità di Intesa Sanpaolo riguarda l’assunzione di un perimetro segregato che esclude crediti deteriorati, crediti in bonis ad alto rischio ed obbligazioni subordinate emesse, nonché partecipazioni ed altri rapporti giuridici considerati non funzionali all’acquisizione.

Per poter preservare il Cet1, pari al 12,5% al 31 marzo, e la politica dei dividendi, che per l’anno in corso prevede di remunerare complessivamente le azioni per 3,4 miliardi, la banca pretende una legge, approvata e definitiva, che annulli i possibili impatti derivanti da alcuni fattori. Tra questi ultimi, la copertura degli oneri di integrazione e di razionalizzazione connessi all’acquisizione e la sterilizzazione di rischi, obblighi e impegni, comunque avanzati nei confronti della banca, per fatti antecedenti la cessione o relativi a cespiti e rapporti non compresi nelle attività e passività trasferite.

L’operazione, subordinata all’incondizionato placet delle autorità competenti, sarà perfezionata ad un prezzo simbolico.

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