Mercati – Atteso avvio poco mosso, bancari sotto la lente

I futures sull’azionario europeo scambiano poco distanti dalla parità, preannunciando un’apertura poco mossa dopo la chiusura debole di Wall Street. Tre dei quattro indici principali, infatti, hanno terminato le contrattazioni in calo appesantiti dal petrolio, con il solo Nasdaq che riesce a chiudere in rialzo.

Positiva la mattinata dei mercati asiatici, con Shangai che guida la volata beneficiando probabilmente della continua iniezione di liquidità nel sistema finanziario da parte della banca centrale domestica, oltre che della decisione del Msci di includere per la prima volta nella storia 222 azioni cinesi.

Sulla parità, invece, Tokyo, frenata dal leggero apprezzamento dello yen, che si riporta a 111,1 dollari ed a 124,1 euro. Sostanzialmente stabile l’euro/dollaro in area 1,117.

Sul fronte macro, previsti in giornata i dati francesi sulla fiducia alle imprese di giugno e la stima flash della fiducia dei consumatori dell’Eurozona, sempre di giugno. La Bce, inoltre, pubblicherà il bollettino mensile con le proiezioni economiche, mentre negli Stati Uniti verranno diffusi nel pomeriggio le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, l’indice anticipatore di maggio e l’indice dei prezzi delle case di aprile.

Per quanto riguarda l’azionario, attenzione al comparto bancario, in rialzo ieri sulla prospettiva dell’imminente salvataggio di Popolare Vicenza e Veneto Banca dopo che INTESA ha dato la sua disponibilità ad acquisire alcuni asset dei due istituti veneti.

Un’offerta che escluderebbe il 40% in Arca sgr, da tempo sul dossier di BPER, che punta a concludere l’acquisto insieme a Popolare di Sondrio nel giro di due/tre settimane. Il cda di CARIGE, invece, ha nominato Paolo Fiorentino quale nuovo amministratore delegato, dopo aver sfiduciato Guido Bastianini lo scorso 9 giugno. Entro domani, inoltre, l’istituto dovrà fornire alla Bce le indicazioni richieste su governance e smaltimento dei crediti deteriorati, ma chiedendo una proroga sull’entità dell’aumento di capitale.

Da monitorare anche le utilities, in rialzo ieri anche grazie alla discesa dei rendimenti obbligazionari con ENEL che ha sfondato i 50 miliardi di capitalizzazione, ed i petroliferi con la debolezza del greggio.

Fuori dal paniere principale è prevista l’assemblea di INTEK GROUP ed ERGYCAPITAL, per la fusione nella prima della seconda.