Mercati – Piazza Affari in rosso con gli eurolistini, vendite su Stm

Le borse europee trascorrono la mattinata in territorio negativo, penalizzate in particolare dalle performance sottotono di bancari ed energetici. Intorno alle 12:00 Milano resta fanalino di coda del Vecchio Continente con il Ftse Mib in calo dello 0,8% a circa 20.900 punti, ma sono negativi anche il Dax di Francoforte (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%).

I mercati risentono ancora della fiacchezza del petrolio, con Wti e Brent in lieve risalita ma ancora deboli rispettivamente in area 42,7 e 45,1 dollari al barile, nonostante il buon dato di ieri sulle scorte americane. Le quotazioni dell’oro nero sono tornate ai livelli di agosto 2016, penalizzate dall’eccesso di offerta che starebbe inducendo l’Opec ad ipotizzare ulteriori tagli alla produzione. Ben intonato invece l’oro, in rialzo a 1.252 dollari l’oncia, grazie al generale clima di risk adversion ed alla minor probabilità di un rialzo dei tassi Fed nella prossima riunione di settembre.

Pochi spunti dall’agenda macroeconomica, che prevede nel pomeriggio la stima flash sulla fiducia dei consumatori dell’Eurozona di giugno, oltre ai dati americani sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, l’indice anticipatore di maggio e l’indicatore sui prezzi delle case di aprile.

Nel frattempo, la Bce ha diffuso il proprio bollettino mensile in cui si rileva che l’espansione economica continua a consolidarsi e ad estendersi a vari settori e Paesi. La crescita dell’Eurozona è sostenuta principalmente dalla domanda interna, benché alcune spinte positive provenienti dal contesto esterno contribuiscano in maniera sempre maggiore al miglioramento delle prospettive.

Ancora scarsi movimenti sul Forex, dove l’euro/dollaro scambia sostanzialmente invariato a 1,117 mentre lo yen, valuta ben comprata nelle fasi più incerte, risale leggermente su moneta unica e biglietto verde riportando i due cambi rispettivamente a 124,1 e 111,1.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala ulteriormente a 162 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,88 per cento.

A Piazza Affari le vendite investono STM (-3,9%) che ha lanciato un’offerta di obbligazioni senior unsecured per un ammontare nominale di 1,5 miliardi di dollari ed un programma di riacquisto azioni proprie.

In rosso i bancari, con BANCO BPM (-1,7%), UNICREDIT (-1,6%) e MEDIOBANCA (-1,3%) fra le peggiori. Unica eccezione INTESA (+0,2%) premiata dalla Borsa all’indomani dell’annuncio sulla disponibilità a farsi carico del salvataggio delle venete a condizioni stringenti e non penalizzanti per i conti dell’istituto.

Fra le utilities corre ITALGAS, miglior titolo del listino a +1,9 per cento. ENEL invece cede l’1,1% dopo il rialzo di ieri, mentre la controllata Open Fiber ha dichiarato che sono in corso contatti con 15 banche statunitensi ed europee (italiane comprese) per mettere in piedi un project financing da poco più di 3 miliardi di euro da chiudere entro l’anno.

Ancora in perdita i petroliferi in scia alla debolezza greggio con TENARIS a -0,4%, SAIPEM a -1,1% ed ENI a -1,2 per cento. Intanto, la big del petrolio italiana ha effettuato oggi la prima spedizione di gas naturale liquefatto (GNL) prodotto dal campo di Jangkrik, nelle acque profonde dell’Indonesia, e destinato al mercato interno indonesiano.