Mercati – Positiva solo Piazza Affari in avvio, Ferragamo in controtendenza

Apertura in frazionale ribasso per i listini europei dopo le sedute senza spunti degli indici americani ed asiatici. Intorno alle 9:15 scambiano in lieve flessione il Ftse 100 di Londra (-0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%) ed il Dax di Francoforte (-0,1%). Unico segno più per il Ftse Mib di Milano, in rialzo dello 0,2% a circa 20.970 punti.

Sul Forex il dollaro arretra lievemente rispetto all’euro, con il cambio EUR/USD a 1,117, in attesa degli interventi di alcuni esponenti della Fed programmati in serata. Stabile il cambio tra biglietto verde e yen a 111,3 mentre continua a recuperare terreno la sterlina, riportandosi a 1,274 dollari.

Fra le materie prime resta poco mosso il petrolio, dopo il leggero rimbalzo della seduta precedente, con Wti e Brent rispettivamente a 42,8 e a 45,3 dollari al barile.

Particolarmente ricca di appuntamenti l’agenda macroeconomica odierna. Dopo i dati deludenti sull’attività manifatturiera del Giappone sono stati diffusi quelli relativi al Pil, all’attività manifatturiera ed al settore terziario della Francia.

Il prodotto interno lordo del primo trimestre è cresciuto in misura lievemente superiore alle attese (+0,5% su base trimestrale, +1,1% su base annua), il Markit Pmi preliminare di giugno ha battuto le stime issandosi a 55 punti mentre il Pmi servizi ha disatteso le previsioni degli analisti arrestandosi a 55,3 punti. Attesi in giornata gli stessi indicatori relativi a Germania, Eurozona e Stati Uniti. In Italia, invece, l’Istat rende noti i dati di aprile sul fatturato e sugli ordinativi dell’industria.

Poco mosso in avvio il mercato obbligazionario, con il rendimento del Btp fermo all’1,89% e lo spread con il Bund in area 164 punti base.

A Piazza Affari prevalgono i segni positivi sul Ftse Mib, dove spiccano i rimbalzi di AZIMUT (+1,6%) e STM (+1,7%).

In lieve rialzo anche le banche tra cui avanzano BPER (+1%), MEDIOBANCA (+0,7%) ed INTESA (+0,7%) mentre resta sulla parità UNICREDIT.

In controtendenza FERRAGAMO, in fondo al listino a -2,3 per cento. Poco mosso in avvio i petroliferi, penalizzati nelle ultime sedute dalla debolezza del greggio. Partenza lenta anche per l’automotive, in attesa dei dati Acea sulle immatricolazioni di veicoli commerciali in Europa.

Si ricorda, infine, che scade oggi il termine per le offerte non vincolanti per gli asset italiani della spagnola Gas Natural, che vedono tra gli interessati diversi fondi ed ITALGAS (+0,4%).