Il Ftse Mib ha archiviato la scorsa ottava in ribasso dello 0,5% a 20.833 punti, con la buona intonazione dei bancari sulle prospettive di salvataggio degli istituti veneti che non è riuscita a compensare il calo degli energetici in scia alla debolezza del petrolio.
Le quotazioni del greggio, infatti, sono scese sui minimi degli ultimi dieci mesi, con i tagli dell’output decisi dai principali paesi produttori che non sembrano essere sufficienti a ridurre l’eccesso di offerta.
In rialzo invece l’automotive, con il Ftse Italia Automobili e Componentistica che ha segnato un +1,4% w/w, rispetto al +0,1% w/w del corrispettivo indice europeo, grazie soprattutto alla performance di Fca.
Le azioni del gruppo guidato da Sergio Marchionne hanno infatti terminato la settimana con un guadagno complessivo del 2,3%, proseguendo la risalita dell’ultimo mese. Sempre nella galassia Agnelli, positiva Ferrari (+1,1% w/w) mentre ha chiuso l’ottava in calo Cnh (-2,4% w/w).
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni, gli acquisti hanno premiato Piaggio (+5,7% w/w) dopo la notizia di un possibile interessamento di Harley Davidson per Ducati, per un prezzo di circa 1,5 miliardi di euro. Cifra che farebbe apparire le quotazioni del gruppo della Vespa sottovalutare, anche se un confronto con l’azienda bolognese sembra essere un po’ forzato.
Altra settimana da incorniciare per Landi Renzo (+10,4% w/w), che prosegue il proprio rally sostenuto da un boom dei volumi portando la propria performance dell’ultimo mese al +88% e da inizio anno al +156 per cento. Balzo infine anche per Carraro (+5,4% w/w), che nel corso della scorsa ottava ha annunciato una joint venture in Cina consolidando così la propria presenza nella prima economia asiatica.