Il Ftse Mib ha archiviato la scorsa settimana in calo dello 0,5% a 20.833 punti, nonostante la buona intonazione delle banche in scia alle prospettive di salvataggio degli istituti veneti. A pesare sulle quotazioni è stato soprattutto il crollo del petrolio, sceso sui minimi di dieci mesi complice il permanere di un contesto di eccesso di offerta.
Chiude l’ottava in negativo anche il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriale, che ha segnato un -1,1% w/w rispetto al +0,3% w/w del corrispettivo indice europeo.
Tra i titoli del comparto, prosegue il difficile momento di Buzzi (-2% w/w) che ha portato la propria performance da inizio anno in negativo del’1,4 per cento. Bene invece Cementir (+1,9% w/w) che ha beneficiato dell’operazione di consolidamento del settore cemento italiano avviata da Buzzi Unicem, che lo scorso 16 giugno ha sottoscritto un accordo per l’acquisto del 100% del gruppo Zillo. Acquisti anche su Zignago Vetro (+2,6% w/w) e Datalogic (+1,4% w/w), mentre prevalgono i realizzi su El.En (-2,4% w/w), Biesse (-2,3% w/w) ed Ima (-2,3% w/w).
Nel segmento delle piccole capitalizzazioni, invece, vendite soprattutto su Openjobmetis (-4,1% w/w) e Gefran (-3,8% w/w), mentre chiude la settimana leggermente in positivo Avio (+0,2% w/w) che ha stipulato due nuovi contratti per Vega e Vega C al Salone Internazionale dell’Aerospazio di Parigi/Le Bourget. Da segnalare, infine, il debutto all’Mta di Lu-Ve (+0,6% w/w) lo scorso 21 giugno.