Mercati – Avvio debole, rifiatano bancari

Apertura in territorio negativo per le borse europee, con il Ftse Mib di Milano che intorno alle 9:15 segna un -0,3% con la frenata dei bancari dopo gli acquisti di ieri. In calo anche il Dax di Francoforte (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) ed il Ftse 100 di Londra (-0,1%).

L’attenzione degli operatori oggi si concentrerà in particolare sui discorsi dei banchieri centrali, a partire dall’intervento del presidente della Bce Mario Draghi in agenda alle 10:00, passando per il governatore della Bank of England Mark Carney in tarda mattinata e finendo con le parole del numero uno della Fed Janet Yellen questa sera alle 19:00.

Povero, invece, il calendario dei dati macro, che tra gli appuntamenti più rilevanti oggi vede solo la diffusione dell’indice di fiducia dei consumatori ed il livello di fiducia delle aziende italiane di giugno, oltre al rapporto sulla fiducia dei consumatori in Usa, sempre di giugno.

Tra le materie prime prosegue la lenta risalita del petrolio che ieri ha chiuso la terza seduta consecutiva in rialzo, mentre ora il Brent (+0,8%) scambia a 46,2 dollari ed il Wti (+0,7%) a 43,7 dollari.

Intanto l’euro/dollaro si mantiene in area 1,119, mentre il dollaro/yen scende a 111,6 dopo aver toccato un picco di 112. Stabile, invece, la sterlina con il GBP/USD a 1,272 e l’EUR/GBP a 0,88.

Poco mosso l’obbligazionario, con il differenziale tra Btp e Bund in area 165 punti base ed il rendimento del decennale italiano all’1,9 per cento.

Tornando a Piazza Affari, in lieve calo i bancari dopo gli acquisti di ieri in scia alla notizia del salvataggio degli istituti veneti. Sostanzialmente invariata UBI che oggi termina l’aumento di capitale da 400 milioni, mentre apre in lieve territorio positivo BANCA MEDIOLANUM (+0,1%) su cui è intervenuta Banca Imi alzando il target price da 7,1 euro a 8,2 euro confermando il giudizio ‘add’.

La stessa banca d’affari è intervenuta anche su LUXOTTICA (-0,4%) rivedendo il prezzo obiettivo da 52,3 euro a 53,6 euro confermando il rating ‘hold’, mentre sempre nel lusso ritraccia YNAP (-1,3%) dopo il rally di ieri scaturito dalle voci di un possibile interessamento di Alibaba a una quota sella società, notizia poi smentita da nuove indiscrezioni.

Sulla parità TERNA che ha firmato il closing del contratto con cui si è aggiudicata due concessioni in Brasile del valore complessivo i 180 milioni di euro per la realizzazione e l’esercizio di 4.500 km di infrastrutture elettriche.