Nel primo trimestre 2017 settore vinicolo italiano in salute ed export in aumento. E’ questo il quadro che emerge dalle elaborazioni Ismea su dati Istat.
Nel dettaglio, il report evidenzia come nel periodo in esame l’export di vino e mosto prodotti nel nostro paese siano cresciuti dell’8% a/a, sia sul fronte dei volumi che del valore rispettivamente a quasi cinque milioni di ettolitri e a oltre 1,3 miliardi.
Tali dati, nonostante evidenzino come di fatto il valore medio delle esportazioni nazionali non sia cresciuto, sono assolutamente positivi e potranno portare l’Italia alla riconquista della leaderhip delle esportazioni in termini di volumi.
Dalla ripartizione dell’export per segmento qualitativo si rileva la sostanziale stabilità dei volumi dei vini dop (circa il 36% del totale), che media la flessione dei vini fermi e il progresso degli spumanti.
Forte crescita invece dei vini comuni, che segnano aumenti a doppia cifra sia sul fronte dei volumi (+23,3%) che del valore (+19,6%). Una performance resa possibile in particolare dall’incremento della domanda iniziato già mesi fa quando l’analogo prodotto spagnolo, pur avendo quotazioni inferiori in valore assoluto rispetto a quelle italiane, veniva considerato troppo caro e meno appetibile da parte degli operatori esteri. Rilevante inoltre l’aumento della domanda tedesca (+15% a volume), francese (+53%) e svizzera (+18%).
Bene anche le esportazioni di vini Igp che evidenziano anch’esse incrementi sia dei volumi (+3,2%) che del valore (+6,3%).
Guardando poi alla ripartizione delle esportazioni per paese destinatario si rileva il buon andamento della domanda tedesca (volumi +6,7%; valore +5,1%) e degli Stati Uniti (volume +1%; valore +5,3%).
Rilevante poi l’incremento delle esportazioni in Cina (volume +27,1%; valore +27%), trainato in particolare dai vini in bottiglia, che hanno evidenziato un +16% a volume e un +21% a valore, e dallo spumante (+60%).
Molto bene anche le esportazioni verso la Russia (volume +87,6%; valore +67%). Una performance determinata soprattutto dai vini in cisterna, ma anche dai vini in bottiglia e dallo spumante.
Commento
Il progresso evidenziato dall’export di vino italiano si rifletterà sui conti delle società italiane attive nel settore vinicolo.
Tra queste realtà figura Masi Agricola, che nel 2016 ha riportato ricavi in progresso del 4,9% a/a a 63,9 milioni, di cui oltre l’84% è stato realizzato all’estero.
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