Notizie positive per IMA da Philip Morris. Il colosso del tabacco ha infatti annunciato di voler aumentare la capacità produttiva delle sigarette a minore rischio (Reduced Risk Products) da utilizzare con il dispositivo iQos. L’investimento sarà di 500 milioni e riguarderà l’impianto di Crespellano (BO).
Gli investimenti annunciati fanno parte del progetto di raddoppio della capacità produttiva entro il 2018, che ha già portato a investimenti negli impianti in Germania, Grecia, Romania e Russia.
La mossa di Philip Morris si spiega poiché oltre 2 milioni di fumatori in tutto il mondo hanno cominciato ad utilizzare il dispositivo iQos, che si sta espandendo molto velocemente. In Giappone la quota di mercato ammonta già al 10% (il lancio risale al secondo semestre 2015) e anche in Europa si sta espandendo abbastanza velocemente.
Tali investimenti saranno probabilmente seguiti da quelli dei principali competitors innescando un ciclo virtuoso anche per operatori come IMA che è attiva nel settore delle macchine per il tabacco. Un business da 100 milioni di ricavi e ottima redditività.
In particolare IMA opera nel settore tramite la controllata (70%) Gima TT attiva nei macchinari per il confezionamento del tabacco, e che ha registrato circa 100 milioni di vendite nel 2016 e un Ebitda di 40 milioni, con una redditività superiore a quella media di IMA;
Come riportato dalla stampa, gli analisti vedono nell’operazione di Philip Morris buone opportunità per IMA. Il giro d’affari attuale di iQos, per gli analisti, dovrebbe valere circa 35 milioni del fatturato 2016 di Gima, dunque una quota importante. E sempre secondo gli esperti il giro d’affari di Gima TT potrebbe registrare una crescita delle vendite del 27% nel 2017, del 15% nel 2018 e del 10% nel 2019.