Le borse europee dovrebbero aprire la seduta in calo dopo la chiusura difficile di ieri a Wall Street, con in particolare il Nasdaq che ha ceduto l’1,6% appesantito dalla multa da 2,42 miliardi di euro comminata dall’Antitrust europeo a Google (Alphabet).
I listini americani non hanno gradito, inoltre, l’ennesimo rinvio del varo della riforma sanitaria in Senato per l’ostruzionismo di un pugno di parlamentari repubblicani che osteggiano Trump.
Sono scesi di riflesso in mattinata anche i mercati asiatici, con Tokyo (-0,3%) che resiste poco sotto la parità grazie alla discesa delle yen, scivolato a 112,4 dollari ed a 127,8 euro.
Moneta unica che si impenna anche nei confronti del biglietto verde, portando il cambio EUR/USD a 1,137, dopo che le parole del presidente della Bce Mario Draghi di ieri sembrano prefigurare uno scenario di politica monetaria meno accomodante nel medio termine.
Sul fronte macro, vengono pubblicate le stime preliminari di giugno sull’inflazione ed i dati sui prezzi alla produzione italiani, mentre in Usa saranno diffusi nel pomeriggio i dati sui contratti pendenti di vendita di abitazioni di maggio, oltre ai dati settimanali sulle scorte Usa di petrolio.
Per quanto riguarda l’azionario attenzione alle utilities, in forte calo ieri in scia all’impennata dei rendimenti obbligazionari.
Tra i bancari ieri UBI ha terminato l’operazione di aumento di capitale, sottoscritto per il 99,31%, per un controvalore complessivo di 397,2 milioni. L’agenzia Fitch, invece, ha confermato il rating ‘BBB’ sulla solidità patrimoniale di INTESA, dopo l’operazione con gli istituti veneti. Sempre per quanto riguarda il comparto del credito, Atlante 2 avrebbe avanzato l’offerta per rilevare gli npl di Mps per 26 miliardi, al 20,5% del loro valore nominale.
Prevista, inoltre, l’assemblea di bilancio di MEDIASET, in cui verrà chiesta una delega ad un buyback fino al 10% del capitale, che rafforzerebbe il controllo da parte di Fininvest.