Esaminiamo nel dettaglio i numeri e la tempistica dell’aumento di capitale di Ubi. Nel periodo di offerta, conclusosi ieri, sono stati esercitati 967,53 milioni di diritti di opzione, che hanno permesso la sottoscrizione di 165,86 milioni di nuove azioni per un controvalore complessivo di 397,2 milioni. Quasi l’en plein.
Un incasso di 397,2 milioni sui 400 richiesti, pari al 99,31% delle adesioni. E’ con questi ottimi numeri che Ubi si appresta a concludere l’operazione di aumento di capitale, in attesa dell’esercizio dei diritti rimasti inoptati.
Intanto, oggi a Piazza Affari il titolo ha aperto le contrattazioni in calo dello 0,5% a 3,73 euro, decremento di poco superiore a quello dell’indice Ftse Italia Banche che lascia sul terreno lo 0,3% per cento. Bisogna però considerare che dal momento dell’annuncio delle condizioni della ricapitalizzazione lo scorso 8 giugno, le azioni si sono apprezzate di oltre il 14%, sostenute anche dai giudizi positivi di diversi analisti, i quali hanno suggerito di aderire all’operazione.
Al termine del periodo di opzione risultano, quindi, non esercitati 6,68 milioni di diritti riguardanti la sottoscrizione di 1,14 milioni di nuove azioni, pari allo 0,69% dei titoli emessi per l’aumento, per un ammontare complessivo di 2,74 milioni.
Tali diritti saranno offerti in Borsa da Ubi nelle sedute comprese tra il 30 giugno ed il 6 luglio 2017, salvo chiusura anticipata.
Nel corso della prima seduta sarà offerto l’intero quantitativo dei diritti, successivamente saranno posti in vendita quelli eventualmente non collocati nelle sedute precedenti. I diritti acquistati potranno essere utilizzati per sottoscrivere 6 nuove azioni ordinarie ogni 35 diritti al prezzo di 2,395 per ciascun titolo. Le stesse condizioni relative all’aumento di capitale.
L’esercizio dei diritti acquistati nell’ambito dell’offerta in Borsa e quindi la sottoscrizione delle nuove azioni dovranno essere effettuati, a pena di decadenza, entro e non oltre il 5 luglio nel caso l’offerta si chiuda il 30 giugno, ed entro e non oltre il 6 luglio nel caso l’offerta si chiuda il 3 luglio. In questo caso, il pagamento dovrà avvenire entro e non oltre il terzo giorno di Borsa aperta successivo a quello di comunicazione della chiusura anticipata sempre a pena di decadenza del diritto.
Il termine ultimo per la sottoscrizione delle nuove azioni scadrà il 7 luglio 2017. Le nuove azioni rivenienti dall’esercizio dei diritti, saranno accreditate sui conti degli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata Monte Titoli, al termine della giornata contabile dell’ultimo giorno di esercizio dei diritti e saranno pertanto disponibili dal giorno di liquidazione successivo.
Si segnala che gli advisor dell’operazione, cioè Credit Suisse, Banca Imi, Banco Santander e Mediobanca, hanno sottoscritto un contratto di garanzia per sottoscrivere le eventuali nuove azioni rimaste inoptate.
La ricapitalizzazione era stata varata nell’ambito dell’acquisizione delle tre Good Bank (Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti) per stabilizzare il Cet1 sopra l’11 per cento.