Il Ftse Mib termina con un progresso dell’1,2%, recuperando tutte le perdite della seduta precedente e muovendosi in controtendenza rispetto alle altre borse europee, sostenuto anche dall’apertura in rialzo di Wall Street e dal miglioramento delle stime di crescita per l’anno in corso effettuato da Standard & Poor’s.
Il listino si è giovato ancora una volta dell’ottima giornata del comparto bancario, il quale continua il trend positivo degli ultimi giorni, con l’indice che chiude a +2,9% e facendo meglio dell’indice europeo (+2%). Il settore continua a giovarsi di una maggiore stabilità, ritrovata grazie della soluzione messa in campo per porre termine alla crisi delle banche venete, nonché del progressivo avvicinarsi di quella relativa a Mps.
Forti acquisti su Unicredit (+4,1%) grazie anche alla continuazione del processo di pulizia dei bilanci dall’esposizione nei crediti problematici.
Nuovamente in luce Intesa Sanpaolo, che guadagna un ulteriore 2% dopo lo scatto di oltre il 5% delle due sedute precedenti. Il titolo continua ad incassare giudizi positivi da parte degli analisti, che vedono grandi sinergie dall’integrazione delle venete. L’ultima in ordine di tempo è stata Barclays, che ha mantenuto il ‘buy’ ed alzato il target price a 3,25 euro. Inoltre, la bontà dell’operazione è evidenziata anche dalla conferma del rating da parte di Fitch.
Recupera alla grande il rosso del giorno precedente anche Banco Bpm, che archivia la seduta con un rialzo del 2,4 per cento. Riguardo alla banca milanese, è doveroso segnalare che il Ceo Giuseppe Castagna ha confermato lo scioglimento della joint venture nella bancassurance con Unipol entro l’anno in corso e la contestuale ricerca di un nuovo partner.
Bene anche Ubi (+0,9%) il cui aumento di capitale ha riscosso un grande successo con il 99,31% delle adesioni, che hanno consentito di raccogliere 397,2 milioni sui 400 richiesti al mercato.
Tra le Small Cap, dopo il forte calo dei giorni precedenti, parziale risalita per Carige (+2,2%) per effetto anche dei passi avanti che si stanno compiendo nel realizzare la cartolarizzazione dei 938 milioni di npl conferiti in un veicolo creato ad hoc ed al fatto che il neo Ad Paolo Fiorentino avrebbe iniziato ad esaminare la possibilità di cedere alcuni asset per fare cassa. Il mercato resta comunque in attesa di ulteriori dettagli sull’entità del fabbisogno di capitale, di cui si potrebbe avere un quadro più chiaro nel board del prossimo 3 luglio.