Mattinata debole per i listini europei, che, dopo una partenza in rialzo, hanno cambiato passo, virando perlopiù in territorio negativo. Tra questi il Ftse Mib, in flessione dello 0,4% a circa 20.970 mila punti. Intorno alle 12:00 scambiano in marginale ribasso anche il Cac 40 di Parigi (-0,6%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%) ed il Dax di Francoforte (-0,2%), mentre il Ftse 100 di Londra rimbalza dello 0,3% dopo le perdite di ieri.
Tra le valute l’euro resta sui massimi di oltre un anno sia sul dollaro (EUR/USD a 1,141) sia sullo yen (EUR/JPY a 128,3), nonostante ieri il numero due della Bce Costancio abbia dichiarato la necessità di insistere sulla politica monetaria attuale al fine di raggiungere il target di inflazione del 2 per cento.
A tal proposito, si aspettano sul fronte macro i dati preliminari sui prezzi al consumo di giugno in Germania, mentre oltreoceano verranno pubblicate le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e la lettura finale del Pil Usa del primo trimestre.
Ben intonato anche il petrolio fra le materie prime, con Wti e Brent in rialo dello 0,4-0,5% rispettivamente a 45 e a 47,7 dollari al barile, dopo i dati nel complesso positivi sulle scorte Usa pubblicati ieri dall’Eia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund rimane in area 166 punti base, con il rendimento del decennale italiano in progresso di 4 basis point al 2,06 per cento.
A Piazza Affari proseguono gli acquisti sulle banche, tra cui spiccano BANCO BPM (+3,7%) e UBI (+2,5%), grazie anche all’ottimo risultato della ricapitalizzazione, conclusosi con il 99,31% delle sottoscrizioni.
Ben intonata TELECOM ITALIA (+1,3%) dopo le parole di ieri dell’Ad Flavio Cattaneo, che hanno delineato un quadro positivo per il secondo trimestre e per la crescita dei clienti.
Continuano a soffrire le utilities, penalizzate anche dal nuovo rialzo dei rendimenti obbligazionari, con ENEL a -1,4%, SNAM a -2% e TERNA a -1,7 per cento.
Vendite anche sul comparto auto con FCA a -2,1% e FERRARI a -2,3%, che trascinano al ribasso pure EXOR a -1,9 per cento. In rosso anche CNH (-1,7%) e BREMBO (-0,9%).