Il Ftse Mib chiude in rialzo dell’1,2% beneficiando dell’avvio positivo di Wall Street e muovendosi in controtendenza rispetto alle principali piazze europee.
Dinamica sulla quale hanno influito più fattori, a partire dalle valutazioni sulle dichiarazioni rilasciate martedì dal governatore della Bce, Mario Draghi, presso il forum di Sintra. E questo in quanto i mercati hanno ridimensionato la visione negativa originata dai timori su una prossima riduzione degli stimoli monetari con annesso aumento dei tassi d’interesse.
Reazione considerata però troppo brusca da fonti interne alla Bce, in quanto il numero dell’Eurotower si era limitato ad evidenziare la ripresa economica in corso, ribadendo nel contempo un atteggiamento prudente e la necessità di ulteriori stimoli monetari per sostenere l’inflazione.
Nel pomeriggio sono state inoltre diffusi dall’Eia i dati sulle scorte di greggio, rimaste sostanzialmente stabili (+0,1 milioni di barili), con benzina e distillati in diminuzione rispettivamente di 0,9 e 0,2 milioni di unità. Evidenze di fronte alle quali i prezzi di Wti e Brent sono cresciuti ad un tasso vicino all’1 per cento.
Ed è proprio all’interno di questo scenario che il comparto bancario mantiene un’intonazione positiva (+2,9%) sostenuto da Unicredit (+4,1%) e da un ulteriore balzo in avanti di Intesa (+2%) premiata dall’acquisto delle banche venete ad un prezzo ed a condizioni considerate più che vantaggiose.
Dinamica riflessasi poi anche sui servizi finanziari (+1,1%), ove brilla il risparmio gestito con Fineco a più 3,8%, seguita da Banca Mediolanum (+2,5%) e Banca Generali (+2,3%).
Sempre all’interno del Ftse Mib, bene anche Poste Italiane a +2,2% ed Exor a +1,7 per cento.
Ottime performance nel Mid Cap per Cerved a +3,1% ed Anima a +1,5% come gran parte del risparmio gestito.
Nello Small Cap in controtendenza MutuiOnline a -0,6 per cento.