Mercati – Atteso avvio incerto, occhi sull’inflazione Eurozona

Prevista un’apertura poco mossa dopo la seduta in forte rosso di Wall Street, con il rialzo dei bancari che non è riuscito a compensare la nuova ondata di vendite sui tecnologici.

La flessione degli indici americani ha trascinato al ribasso stamane anche le piazze asiatiche, con Tokyo in calo di circa 1 punto percentuale, complice anche il lieve apprezzamento dello yen a 111,9.

Resistono intorno alla parità, invece, le borse cinesi, grazie anche alle indicazioni provenienti dall’attività manifatturiera, con l’indice Pmi di giugno salito oltre le attese a 51,7 da 51,2 della rilevazione precedente.

Sempre sul fronte macro, le vendite al dettaglio in Germania a maggio sono cresciute dello 0,5%, contro il +0,3% stimato dal consensus ed il -0,2% di aprile.

Previsti per oggi, inoltre, i dati sulla disoccupazione tedesca a giugno, il Pil del primo trimestre in Gran Bretagna e le statistiche sui consumi di maggio in Usa. Gli occhi saranno puntati però sulla stima flash dell’inflazione dell’Eurozona di giugno, dopo che in settimana Draghi ha dichiarato che la pressione sui prezzi è dovuta a fattori temporanei.

Un’eventuale lettura oltre le attese potrebbe rafforzare l’idea che la Bce si appresti ad avviare un percorso di riduzione degli stimoli monetari a partire dal prossimo anno, ipotesi circolata in questi giorni e che ha innescato un’impennata dei rendimenti obbligazionari e dell’euro.

La moneta unica, infatti, seppur in lieve calo rispetto ai massimi di ieri, resta ben intonata nei confronti delle altre valute, con l’EUR/USD a 1,143 e l’EUR/JPY a 128,1.

Per quanto riguarda l’Italia, l’Istat diffonderà i dati sul conto trimestrale delle amministrazioni pubbliche, reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società del primo trimestre, mentre la Banca d’Italia pubblica i dati su «Moneta ed altre informazioni sul bilancio delle Ifm residenti in Italia», oltre ai dati sul debito estero dell’Italia ed il bollettino statistico.

Sull’azionario, attenzione al settore dell’auto e alle utilities, i più colpiti dalle vendite ieri, mentre tra i bancari oggi è atteso il closing per il passaggio di Carife a BPER.

BANCO BPM, invece, non ha rinnovato gli accordi di bancasurance con UNIPOL nel ramo vita e con Aviva nel ramo d’anni. UNIPOLSAI ha esercitato un’opzione di vendita della propria partecipazione in Popolare Vita il cui prezzo dovrà essere definito.

UNIPOL, infine, ha approvato le linee guida di ristrutturazione del comparto bancario che prevede il trasferimento ad una newco di un pacchetto di sofferenze in capo a Unipol Banca di circa 3 miliardi.