Prelios – Smentita l’offerta cinese, interesse da parte di due investori

Il board di Prelios, riunitosi ieri, ha comunicato la conclusione di tutte le attività collegate al mandato strategico di Mediobanca riguardo alla possibile miglior valorizzazione del Gruppo nel suo complesso.

È quanto precisa una nota rilasciata dalla società, che ha inoltre evidenziato la richiesta da parte delle società Davidson Kempner e Tecnoinvestimenti all’advisor Mediobanca di poter accedere a informazioni sul Gruppo Prelios per la valutazione di due possibili operazioni, informazioni poi specificate di carattere non privilegiato e non prospettico.

In merito ai rumor di stampa inerenti a una possibile offerta del colosso cinese Cefc per la maggioranza del capitale, la nota sottolinea che: “In relazione a tali indiscrezioni di stampa, si precisa che Prelios S.p.A. non è allo stato a conoscenza di tale ipotizzata operazione o di eventuali offerte o accordi, né ha intrattenuto alcun contatto con il Gruppo Cefc. Si precisa che nessuna riunione del Consiglio di Amministrazione di Prelios S.p.A. si è svolta e/o era stata convocata per la giornata del 28 giugno”.

L’operazione era già stata smentita ieri dai principali azionisti di Prelios, cioè Intesa, Unicredit e Pirelli, i quali però avevano confermato le trattative in corso.

Riguardo alla ricerca di possibili partnership per Prelios Sgr ed alla valorizzazione delle attività svolte in Germania, lo stesso comunicato ha riportato che: “Prosegue in tale ambito l’attività volta alla raccolta e all’approfondimento dell’interesse da parte di potenziali investitori, svolta attraverso l’advisor Mediobanca”.

Infine, si segnala che Cesare Ferrero, membro del cda, è stato nominato vice presidente e ha ricevuto le deleghe operative, che fino ad oggi erano detenute ad interim dal presidente Giorgio Luca Bruno, dopo l’uscita del precedente Ceo.

Nel frattempo, la società porterà avanti l’attività di dismissione del fondo Tecla, in relazione alla quale ha ricevuto offerte non vincolanti da due operatori, con l’intento di massimizzare il corrispettivo della vendita.

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