Il Ftse Mib chiude in calo dell’1,6% in scia all’avvio negativo di Wall Street ed in linea con gli altri listini europei.
Le notizie provenienti dagli Usa sull’esito positivo degli stress test delle banche americane e sulla lettura finale sul Pil americano del primo trimestre 2017, in crescita dell’1,4% e sopra le attese del consensus (+1,2%), non hanno infatti impattato in modo significativo sui mercati.
Scenario all’interno del quale il comparto bancario ha sofferto, anche se meno del listino (-1%) anche a seguito delle prese di profitto su Unicredit (-1,7%) ed Intesa (-1,4%), dopo l’exploit manifestato negli scorsi giorni a seguito dell’operazione di salvataggio delle banche venete.
Ancora più forte la discesa dei servizi finanziari (-1,8%), con i titoli del risparmio gestito in rosso e con contrazioni comprese tra -2,4% e -0,4% dopo le performance positive registrate nella giornata di mercoledì.
Sempre all’interno del Ftse Mib, si segnala il calo di Poste Italiane (-0,9%) e di Exor (-3,3%), su cui pesa il momento difficile del comparto automotive.
Tra le Mid Cap in controtendenza Banca Ifis (+0,8%) ed Anima (+0,5%).