Il Ftse Mib chiude in calo dell’1,6%, penalizzato come le altre Borse europee dall’apertura negativa di Wall Street, e in particolare del Nasdaq, e dalle prospettive di un prossimo allentamento degli stimoli monetari. La seduta è stata caratterizzata dalla nuova risalita dell’euro e dei rendimenti obbligazionari, oltre che da alcuni dati macro significativi come l’inflazione tedesca (cresciuta oltre le attese) e il Pil statunitense finale del 1° trimestre, migliore delle aspettative (+1,4%).
In ribasso anche il comparto IT di Piazza Affari, con il Ftse Italia Tecnologia che chiude a -2,2% sovraperformando comunque l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-2,9%).
La big cap Stm archivia le contrattazioni in calo del 2,4%, mentre la mid cap Reply termina a -0,9 per cento.
Fra le small cap avanza Esprinet (+3,6%) mentre arretra Txt (-3,5%).
In rialzo Tiscali (+1,2%), che ha precisato che la proposta di aumento di capitale da 13 milioni riservato agli investitori istituzionali Otkritie Capital International Limited e Powerboom Investment costituisce un’operazione con parti correlate di maggiore rilevanza, poiché Powerboom Investment Limited, in forza di contratti di cessione a prestito titoli e riporto, impartisce direttive di voto per un ammontare complessivo di azioni pari al 16,255% del capitale sociale di Tiscali.