Ubi – Conclusa in anticipo l’offerta in Borsa dei diritti inoptati

Completata anticipatamente la cessione dell’inoptato. Ubi realizza così con successo l’en plein dell’aumento di capitale da 400 milioni, la cui riuscita permette di mantenere il Cet1 superiore all’11 per cento.

Gran successo anche per l’offerta del poco inoptato dell’aumento di capitale di Ubi. La vendita dei 6.676.189 diritti di opzione non esercitati nel periodo di offerta si è chiusa nella mattinata odierna, dopo appena mezz’ora dall’inizio delle contrattazioni. L’ammontare complessivo ricavato dalla cessione è pari a 2,74 milioni.

I diritti acquistati, relativi alla sottoscrizione di 1.144.488 azioni di nuova emissione, dovranno essere esercitati, a pena di decadenza, entro il 5 luglio 2017.

Il titolo continua a beneficiare della riuscita della ricapitalizzazione, con le azioni che alle 11:00 a Piazza Affari registrano un rialzo dello 0,6% a 3,89 euro, mentre il Ftse Italia Banche sale dello 0,3 per cento. Il titolo, dall’annuncio delle condizioni dell’operazione, avvenuto lo scorso 8 giugno, ha guadagnato oltre il 20 per cento.

Il periodo di offerta, partito il 12 giugno e chiusosi il 27 giugno, si era concluso con il 99,31% delle sottoscrizioni, consentendo di raccogliere 397,2 milioni.

L’ottimo esito dell’operazione, varata nell’ambito dell’acquisto delle tre Good Bank (Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti), consente di mantenere il Cet1 ad un livello superiore all’11 per cento.

I diritti inoptati saranno messi a disposizione degli acquirenti tramite gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli e potranno essere utilizzati per la sottoscrizione delle nuove azioni al prezzo di 2,395 euro per azione, nel rapporto di 6 nuove azioni ogni 35 diritti inoptati. Stesse caratteristiche di chi ha sottoscritto nella prima fase dell’operazione.