Nel primo trimestre 2017/2018, che si è chiuso lo scorso 31 maggio, Unieuro realizza vendite nette pari a 366,8 milioni, in progresso dell’1,2% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Dalla ripartizione del giro d’affari per canale di vendita si rileva che la quota più consistente (71,5% del totale) è rappresentata dal retail, composto da 172 punti vendita diretti dislocati in aree ritenute commercialmente strategiche e caratterizzati da diverse dimensioni in termini di superficie, con ricavi pari a 262,2 milioni (+1,4%). A seguire il Wholesale (12,9% del totale), composto da 276 punti vendita di affiliati, contraddistinti da metrature ridotte e dislocati in aree caratterizzate da un ristretto bacino d’utenza, con vendite pari a 47,2 milioni (-6,7%). Il canale online contribuisce con 30 milioni (+49,8%) mentre il B2B apporta 22 milioni (-28%). Infine le vendite del canale Travel si attestano a 5,4 milioni, raddoppiate rispetto al pari periodo dell’anno precedente.
Dalla ripartizione invece per categoria merceologica si evidenzia che la parte più consistente è rappresentata dalla Grey (videocamere, smartphone, etc; 47,8% del totale) e dalla White (lavatrici, frigoriferi, etc; 27,3% del totale) rispettivamente in contrazione del 2,4% a 175,3 milioni e in progresso del 4,7% a 100 milioni. A seguire la categoria Brown (televisori e relativi accessori, etc…) con 61,2 milioni (-0,1%). La rimanente parte è suddivisa tra altri prodotti e servizi rispettivamente in crescita del 21,7% a 17 milioni e del 11,8% a 13,3 milioni.
L’Ebitda adjusted è triplicato a 0,6 milioni. Un aggregato comunque poco rappresentativo della performance dell’intero esercizio alla luce della stagionalità del business e che beneficiato anche della contabilizzazione di proventi non ricorrenti per oltre 5 milioni riferiti in massima parte a servizi di estensioni di garanzia al netto dei relativi costi futuri stimati per la prestazione del servizio di assistenza.
La perdita netta adjusted si attesta a 4,1 milioni, in calo del 4,7% a/a.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto è pari a 46,1 milioni, in aumento di 44,1 milioni rispetto all’ammontare di fine febbraio, riflettendo suddette dinamiche
stagionali del business che determinano nella prima parte dell’anno un significativo
assorbimento di capitale, a fronte di un secondo semestre caratterizzato da una forte
generazione di cassa.