La partenza negativa di Wall Street, ed in particolare l’affanno del Nasdaq, affossa i principali indici europei che ieri hanno chiuso le contrattazioni in pesante ribasso. A Piazza Affari il Ftse Mib arretra dell’1,6% a circa 20.705 punti, in rosso anche il Cac 40 di Parigi (-1,9%), il Dax di Francoforte (-1,8%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,6%), contenuto ad un frazionale 0,5% il ribasso del Ftse 100 di Londra.
Analogo l’andamento del Ftse Italia Servizi Pubblici che ha chiuso registrando un arretramento del 2,1%, al pari dell’Euro Stoxx 600 Utilities, anche in scia alla revisione al ribasso del giudizio sul comparto delle utility europee da overweight a neutral da parte di Ubs.
Tutte le Big Cap hanno chiuso in territorio negativo registrando perdite intorno al 2 per cento.
Nel segmento delle Mid Cap, solo Acea e Ascopiave hanno concluso le contrattazioni con una variazione positiva, rispettivamente dello 0,6% a 13,51 euro, e dello 0,1% a 3,48 euro.
Tra le Smal Cap si segnala il rialzo di K.R. Energy (+1,1% a 0,44 euro) nella giornata in cui ha comunicato il via alla fusione con Seri Industrial, connessa al piano di rilancio dell’attività, e il closing della dismissione della partecipazione (50,1%) detenuta in Kre Idro. Operazione quest’ultima che avrà un impatto sulla posizione finanziaria netta del gruppo per 2,08 milioni. Si ricorda che a fine marzo 2017 l’indebitamento finanziario netto consolidato superava i 31 milioni.