Aim – In evidenza Imvest e Casta Diva Group nell’ottava

Nella scorsa ottava dal 26 al 30 giugno, caratterizzata dagli interventi dei banchieri centrali, il Ftse Mib ha registrato un calo dell’1,2 per cento. Il Ftse AIM Italia ha lasciato sul terreno l’1,4%, sottoperformando il London Ftse Aim 100 (-0,4%) e il London Ftse Aim All Share entrambi (-0,3%). In aumento invece i volumi medi scambiati per seduta, che si sono attestati a 9.928.285, al di sopra dei volumi medi delle sedute precedenti fino a 3 mesi.

In evidenza Imvest, che nelle scorse 5 sedute ha messo a segno un progresso del 23,3% con oltre 128.000 titoli mediamente scambiati a sessione. La società immobiliare, attiva nei servizi di locazione, trading e sviluppo immobiliare, ha deliberato di sottoporre a riapprovazione il progetto di bilancio ordinario e consolidato relativo all’esercizio 2016, approvato dallo stesso Cda il 26 maggio 2017. Un’esigenza nata dal verificarsi di eventi che hanno interessato Itet (in liquidazione), società posseduta al 40%. Nello specifico la società ha ricevuto da parte di Itet una bozza del bilancio di esercizio che evidenzia una perdita considerevole, un risultato che comporterà riflessi di carattere economico-patrimoniali legati alla valutazione della partecipazione che il nuovo progetto di bilancio 2016 dovrà recepire prima di essere sottoposto ad approvazione da parte dell’assemblea ordinaria degli azionisti.

Ottava positiva per Casta Diva Group, che ha segnato un progresso del 5,9% con 40.600 azioni mediamente trattate a seduta, un volume assolutamente al di sopra dei volumi medi scambiati in precedenza in relazione all’attenzione da parte degli investitori verso quelle società che hanno la qualifica di Pmi Innovativa. Inoltre, giovedì 29 giugno è stata comunicata la sottoscrizione di un accordo con Bracknor Investment, con il quale quest’ultima si è impegnata a sottoscrivere, in 14 tranche e solo a seguito di specifiche richieste di sottoscrizione formulate da Casta Diva Group, un massimo di 450 obbligazioni convertibili in azioni cum warrant, per un controvalore unitario pari a 10 mila euro e quindi per un controvalore complessivo pari a 4,5 milioni. Il contratto contempla che l’emissione del prestito sia suddivisa in 14 tranche.

In evidenza anche Net Insurance, che ha segnato un rialzo dell’11,6% con circa 15.000 titoli mediamente trattati a seduta. Giovedì 29 giugno il Cda della compagnia capofila dell’omonimo gruppo assicurativo ha approvato la ‘Relazione Unica sulla Solvibilità e Condizione Finanziaria del gruppo’ dell’esercizio 2016 a livello consolidato e della sola compagnia. Gli indici Solvency II al 31 dicembre 2016 hanno registrato un rapporto fondi propri/SCR del 124% per la capogruppo Net Insurance e del 105,3% per il gruppo. Sono stati pubblicati anche i rapporti fondi propri/SCR al 31 marzo 2017, che hanno evidenziato risultati migliorativi, con un rapporto del 144% per la Spa e del 116,2% a livello consolidato.

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