Il Ftse Mib ha archiviato la scorsa ottava in ribasso dell’1,2% a 20.584 punti, con la buona performance dei bancari che non è riuscita a compensare il crollo delle utilities e dell’auto. La settimana è stata caratterizzata in particolare dagli interventi di diversi esponenti delle principali banche centrali mondiali, che hanno aperto ad uno scenario di possibile allentamento della attuale politica monetaria ultra accomodante provocando un’impennata dei rendimenti governativi.
Sotto pressione in particolare l’automotive, con il Ftse Italia Automobili e Componentistica che ha segnato un -4,8% w/w rispetto al -3% w/w del corrispettivo indice europeo.
Ad appesantire il settore, oltre all’ipotesi di un prossimo rialzo dei tassi di interesse che ridurrebbe l’appeal degli acquisti rateizzati tramite finanziamenti, hanno contribuito il tagli delle stime sulle vendite 2017 negli Usa da parte di General Motors e il profit warning lanciato dal gruppo di componentistica tedesco Scaheffler.
Le big cap del comparto hanno chiuso l’ottava in forte ribasso con le vendite che hanno colpito in particolare Fca (-4,9% w/w), molto esposta al mercato americano, e Ferrari (-5,5% w/w), su cui sono scattati i realizzi dopo la forte performance da inizio anno.
Flessione più contenuta, invece, per Cnh (-2,1% w/w) e Brembo (-1,2% w/w), grazie al parziale rimbalzo messo a segno nella seduta dello scorso venerdì.
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni, prevalgono le prese di profitto soprattutto su Landi Renzo (-13,4% w/w) e Sogefi (-9,1% w/w), tra le società che hanno guadagnato di più da inizio anno. Spicca in controtendenza, infine, Piaggio (+5,9% w/w), che mette a segno la seconda settimana in forte rialzo a conferma del ritorno di un sentiment positivo sul titolo.
In calo infine Pininfarina (-4,9% w/w), che ha chiuso lo scorso venerdì l’aumento di capitale da 26,5 milioni con un adesione del 99,67 per cento. Al termine del periodo di offerta risultano non esercitati 99.083 diritti di opzione, che danno diritto alla sottoscrizione di 79.264 azioni, per un controvalore complessivo di 87.190,40 euro. I diritti non esercitati saranno offerti in Borsa da Pininfarina nelle sedute del 6, 7, 10, 11 e 12 luglio 2017, salvo chiusura anticipata.