Il CdA della società, leader internazionale negli accessori per l’occhialeria ed il life style, ha deliberato di proporre all’assemblea straordinaria dei soci convocata per il 9 agosto prossimo (10 agosto in seconda convocazione), di procedere con l’esclusione delle azioni della società dalle negoziazioni dal mercato francese, mantenendo la negoziazione delle stesse solo sul mercato Aim Italia.
La volontà di ottenere l’esclusione dalle negoziazioni delle azioni dal mercato francese si fonda su valutazioni volte a consentire: il miglior perseguimento della strategia di sviluppo industriale del gruppo, la formazione, nell’interesse degli investitori, di un livello adeguato di volumi di scambio concentrato su un unico mercato, il contenimento dei costi di quotazione, che su Aim Italia sono significativamente più bassi (meno della metà) di quelli sostenuti su Euronext Paris.
Con riferimento alla strategia del gruppo, il management ha evidenziato che il focus dei prossimi anni è stato posto sulla produzione e distribuzione di articoli di pelletteria a marchio “Fedon”. In dettaglio tale strategia prevede, tra l’altro, l’obiettivo di aprire un totale di 50 punti vendita monomarca Fedon entro il 2019, la maggior parte dei quali collocati nei principali aeroporti Italiani ed europei e nelle grandi stazioni ferroviarie.
La società è anche impegnata a sviluppare il proprio core business, ovvero la produzione e la distribuzione di astucci per il settore ottico, dove occupa già da anni una posizione di leadership riconosciuta a livello internazionale. Al contrario, l’attività di vendita wholesale ai dettaglianti di ottica non rappresenta più una linea di sviluppo di interesse nell’ambito della rinnovata strategia della società e, in questo senso, il mercato francese che opera esclusivamente in questo segmento di business non riveste più l’importanza che aveva all’epoca della quotazione nel mercato francese (1998).
Infatti, i dati di fatturato del gruppo in Francia sono andati via via diminuendo negli ultimi quindici anni, dai circa 6,0 milioni del 2001, pari al 10% del fatturato consolidato, a 2,4 milioni nel 2016, pari al solo 3,4% del totale.
Qualora la proposta venisse approvata dall’assemblea, sarà data attuazione ad una procedura così detta di ‘sales facility’ al fine di consentire l’eventuale vendita sul mercato Aim Italia delle azioni detenute dai soci presso Euroclear.