Industria – Crolla Panariagroup (-10,3% w/w)

Il Ftse Mib ha archiviato la scorsa ottava in calo dell’1,2% a 20.584 punti, penalizzato soprattutto dalle vendite che hanno travolto le utilities complice anche l’impennata dei rendimenti obbligazionari dopo l’intervento di Draghi in Portogallo.

I mercati, infatti, hanno interpretato le dichiarazioni del presidente della Bce come un segnale dell’avvicinarsi della fine dell’era della politica monetaria ultra espansiva, scommettendo su una riduzione degli stimoli monetari a partire dal 2018.

In ribasso anche il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali, che ha segnato un -2,8% w/w in linea all’andamento del corrispettivo indice europeo (-2,8% w/w).

Tra i titoli del comparto, debole Buzzi (-1,8% w/w) penalizzata anche dall’indebolimento del dollaro nei confronti dell’euro. Forti vendite anche sui titoli protagonisti dei maggiori guadagni da inizio anno, come ad esempio Biesse (-5,1% w/w), Datalogic (-5,8% w/w) ed Interpump (-6,3% w/w), mentre resiste in leggera area negativa Cementir (-0,8% w/w).

In calo anche Ima (-3% w/) che nel corso dell’ottava ha siglato l’accordo da 26 milioni per l’acquisto del 60% delle azioni di Eurosicma, azienda che produce e commercializza macchine automatiche ed impianti per il confezionamento orizzontale in flowpack e fold per l’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica.

Il gruppo, inoltre, ha reso noto che Gima TT (controllata al 70%) ha presentato a Borsa Italiana la richiesta di rilascio del giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario delle proprie azioni, ai sensi del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana.

Nel segmento delle piccole capitalizzazioni in netta flessione Panariagroup (-10,3% w/w) e Prima Industrie (-7,5% w/w), mentre chiudono l’ottava in rialzo Reno De Medici (+3,2% w/w) e Indel B (+2,2% w/w).