Prosegue in rialzo la prima seduta del terzo trimestre delle borse europee, confortate anche dall’avvio positivo di Wall Street. Intorno alle 15:50 il Ftse Mib guida ancora gli indici continentali con un progresso dell’1,9%, non distante dai 21.000 punti, seguito dal Cac 40 di Parigi (+1,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,3%), il Dax di Francoforte (+1,1%) ed il Ftse 100 di Londra (+0,5%).
In mattinata i mercati hanno beneficiato anche di una fitta batteria di dati macro complessivamente positivi, tra cui spiccano i dati dell’Eurozona sull’attività manifatturiera di giugno (57,4 punti, massimo da aprile 2011) e sulla disoccupazione (stabile al 9,3%). Torna a crescere, invece, il tasso di disoccupazione in Italia, attestandosi a maggio all’11,3% (+0,2 punti percentuali rispetto ad aprile 2017).
Oltreoceano è stato diffuso l’indice Pmi manifatturiero di giugno degli Stati Uniti, quasi invariato a 52 punti, mentre a breve si attende l’indicatore Ism manifatturiero.
Sul Forex, intanto, il dollaro recupera terreno nei confronti dell’euro e dello yen, dopo aver chiuso il peggior trimestre dal 2010. Il cambio euro/dollaro scende a 1,136, mentre il dollaro/yen risale a 113. In ribasso, invece, la sterlina, con il GBP/USD a 1,2955 dopo i dati deludenti sull’attività manifatturiera in Gran Bretagna a giugno.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund torna in area 167 punti base, con il rendimento del decennale italiano 2,13 per cento.
A Piazza Affari continua il rally di UNIPOL (+5%) sostenuto dalla riorganizzazione annunciata sia nel comparto bancario sia in quello assicurativo. L’operazione è stata giudicata positivamente dagli analisti di Banca Imi ed Equita, che hanno confermato il ‘buy’ su Ugf, con target price rispettivamente a 4,6 euro ed a 5 euro.
Ben intonati anche i bancari ed in particolare BPER (+5,3%), che in chiusura della scorsa ottava ha comunicato di aver perfezionato l’acquisto del 100% del capitale di nuova Carife dal Fondo Nazionale di Risoluzione al prezzo simbolico di un euro. Acquisti pure su UNICREDIT (+3,6%), UBI (+2,9%) ed INTESA (+2,7%).
Rimbalzo per l’automotive con FCA (+4,8%) che attende i dati sulle immatricolazioni di giugno in Italia dopo quelli complessivamente positivi in Francia e Spagna, e la flessione inferiore alle attese negli Stati Uniti. In rialzo anche CNH (+3,3%) che ha incassato il giudizio positivo di Goldman Sachs, con la conferma del titolo nella Conviction Buy List.
Poco mossa ATLANTIA (+0,3%), mentre l’Autorità di controllo dei mercati spagnola (Cnmv) ha ammesso il prospetto dell’offerta per Abertis Infraestructuras Santander.
Gli acquisti premiano inoltre i petroliferi ENI (+1,7%), TENARIS (+2,2%) e SAIPEM (+2,7%), con quest’ultima che si è aggiudicata una commessa da 500 milioni di dollari da Saudi Aramco.
In controtendenza, infine, RECORDATI (-1,9%), che ha perfezionato l’accordo da 258 milioni siglato con AstraZeneca riguardante l’acquisizione dei diritti europei relativi ai prodotti a base di metroprololo.