La società di servizi petroliferi Baker Hughes ha pubblicato venerdì sera l’aggiornamento settimanale sul numero dei pozzi petroliferi attivi.
Il dato Baker Hughes evidenzia una aumento settimanale nel numero di impianti di trivellazione in Nord America (+18). Negli Stati Uniti questi sono diminuiti di 1 unità; la decrescita è stata relativa al comparto oil, che registra -2 pozzi (+1 quelli per il gas), nelle trivellazioni direzionali (-1) e nelle off-shore (-1). In forte crescita il numero dei pozzi attivi in Canada (+19), stabili quelli del Golfo del Messico.
A livello mensile invece a maggio il Canada registra un calo delle attività (-23) e gli Usa un incremento (+40). In aumento l’Europa (+4) e Sud America (+8).
Il numero di rig oil&gas in Nord America è cresciuto la scorsa settimana a 1.129 unità, tornando così al massimo dall’aprile del 2015.
Commento
Primo dato di arresto da gennaio 2017 per le trivellazioni oil in Usa, mentre il Canada prosegue nell’incremento delle stesse. Il dato segue il calo della produzione Usa evidenziato dall’Eia la scorsa settimana. Difficile però capire se legato a ragioni strutturali visto il forte calo del prezzo del petrolio o a elementi contingenti quale la tempesta tropicale Cindy che sta colpendo alcune aree Usa.
Importante sarà vedere i dati delle prossime settimane, intanto il prezzo del petrolio prosegue il rialzo e torna sopra are 45,2 dollari. Il Brent è a 48,9 dollari (+0,2%) e il Wti a 46,3 dollari (+0,4%)
Oggi il petrolio è in rialzo con il Brent a 46,11 dollari (+1,2%) e il Wti a 43,54 dollari (+0,4%). Titoli del settore in rialzo. Eni cresce del 1,4% a 13,3 euro, Saipem del 1,5% a 3,3 euro e Tenaris dello 0,9% a 13,7 euro.