I futures sui principali indici europei scambiano in ribasso dello 0,4-0,5%, preannunciando una partenza negativa per le borse europee dopo gli acquisti della sessione precedente e le sedute contrastate dei listini americani e asiatici.
A Wall Street, che oggi rimarrà chiusa per la festività dell’Independence Day, il Dow Jones (+0,6%) sigla poco dopo l’apertura il nuovo massimo storico intraday, trascinato dai titoli finanziari e petroliferi, ma arretra di quasi 100 punti rispetto al picco, al pari dello S&P500 (+0,2%). Ancora più brillante il Russell 2000 (+0,9%), mentre il Nasdaq cede mezzo punto percentuale e continua a sotto-performare rispetto agli altri tre indici.
Tra le borse orientali spicca il rialzo di Sidney (+1,7%), compensato però dal sell-off a Hong Kong (-1,5%). Sul Forex si rafforza lo yen (USD/JPY in calo a 113) dopo il nuovo test missilistico della Corea del Nord, mentre il dollaro australiano perde terreno dopo la decisione della banca centrale di lasciare i tassi invariati.
Fra le materie prime resta ben intonato il petrolio, nonostante il calo di mezzo punto percentuale di stamattina, con Brent e Wti rispettivamente a 49,4 e a 46,8 dollari al barile.
Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, l’unico dato rilevante della giornata è rappresentato dai prezzi alla produzione nell’Eurozona di maggio, mentre sul fronte banche centrali è previsto un intervento di Praet della Bce.
A Piazza Affari occhi puntati sui bancari dopo i rialzi di ieri, con UNICREDIT che ha perfezionato la vendita di Pioneer Investments ad Amundi. La cessione genererà una plusvalenza netta di circa 2,1 miliardi e porterà a un incremento del Cet1 ratio fully loaded di circa 84 punti base sui dati a marzo 2017 (pro-forma per la cessione di Bank Pekao). Tali effetti verranno contabilizzati nel terzo trimestre del 2017. Nel frattempo Jp Morgan ha assegnato al titolo il giudizio ‘overweight’ con target price per dicembre 2018 a 21 euro.
Da seguire anche il comparto auto, ben intonato ieri in scia ai dati sulle immatricolazioni di giugno. Ieri a mercati chiusi sono stati diffusi i numeri relativi alle vendite in Italia, in crescita complessivamente del 12,9% mentre FCA ha registrato un aumento di circa il 12,6 per cento.
Fuori dal listino principale attenzione invece a BANCA CARIGE, che ha approvato la strategia di gestione degli npl e le azioni di rafforzamento patrimoniale. Previsto un aumento di capitale fino a 500 milioni, mentre 200 milioni verranno reperiti dalla cessione di alcuni asset di pronta valorizzazione. Per quanto riguarda le sofferenze, verranno smaltiti altri 1,2 miliardi dopo i 940 milioni ceduti nell’esercizio corrente.