Seduta di consolidamento per le borse europee, in una giornata dai volumi ridotti complice la chiusura di Wall Street per festività. Poco prima delle 16:00 scambiano intorno alla parità il Ftse Mib di Milano (+0,1%), il Dax di Francoforte, il Ftse 100 di Londra, l’Ibex 35 di Madrid e il Cac 40 di Parigi (-0,1%).
Pochi spunti anche dall’agenda macroeconomica, con i soli prezzi alla produzione dell’Eurozona in calo a giugno dello 0,4% rispetto al -0,2% previsto dal consensus e alla lettura invariata del mese precedente.
Sul Forex, prosegue la risalita del dollaro nei confronti dell’euro (EUR/USD 1,134) mentre lo yen resta ben intonato sul biglietto verde (USD/JPY a 113,2) e sulla moneta unica (EUR/JPY a 128,4), dopo il nuovo test missilistico della Corea del Nord. Tra le materie prime il petrolio si conferma sui valori della precedente seduta, con Wti e Brent rispettivamente a 47,1 e a 49,7 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, infine, resta sostanzialmente stabile il differenziale Btp-Bund in area 164 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,11 per cento.
A Piazza Affari spicca la performance di SAIPEM (+4,3%) che beneficia ancora delle commesse comunicate ieri al mercato per circa 500 milioni di dollari.
Ancora ben intonati i bancari, in particolare UBI (+3,2%), BPER (+2,9%), BANCO BPM (+1,5%) e UNICREDIT (+1,2%), con quest’ultima che ha perfezionato la cessione di Pioneer ad Amundi. Poco fa è giunto inoltre il via libera dalla Commissione Europea al piano di ricapitalizzazione precauzionale di MPS che prevede aiuti di Stato per 5,4 miliardi.
Nell’automotive, rifiata FCA, invariata dopo il rally di ieri, con le prese di profitto che colpiscono anche FERRARI (-2,1%).
In lieve rialzo ATLANTIA (+0,5%) che terrà il prossimo 2 agosto l’assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti per l’Opas su Abertis.
Deboli le utilities A2A (-0,2%), ENEL (-0,6%), ITALGAS (-1%), SNAM (-1,1%) e TERNA (-1,2%). Vendite infine su TELECOM ITALIA (-1,9%) e MEDIASET (-1,3%).
Fuori dal listino principale prosegue il rally di BANCA CARIGE (+20%) dopo le decisioni del board per ridurre l’esposizione degli npl e il piano di rafforzamento patrimoniale da 700 milioni, inclusivo della cessione di alcuni asset.