Ieri l’indice Ftse Mib ha chiuso con un +2,1% a 21.013,14 punti, beneficiando degli acquisti sui bancari e della rimonta di auto e petroliferi.
In ribasso il settore salute il cui indice ha segnato un -1,7% sottoperformando il corrispondente europeo del 2,2 per cento.
Recordati, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha riportato un -2%. Relativamente a quest’ultima si riporta che ha perfezionato l’accordo siglato con AstraZeneca riguardante l’acquisizione dei diritti europei (esclusa la Romania, per la quale è previsto un closing a parte) relativi ai prodotti Seloken/Seloken ZOK (metoprololo succinato) e la combinazione fissa Logimax (metoprololo succinato e felodipina). Il corrispettivo dell’operazione, pari a 290 milioni di dollari (258 milioni), è stato pagato al closing.
Tra le Mid Cap si è distinta Bb Biotech seppur con un -0,2 per percento.
Infine tra le Small la migliore è stata Pierrel (+2,1%), il cui Cda ha preso atto che l’offerta irrevocabile presentata lo scorso 8 giugno (Pierrel – Fin Posillipo e Bootes sottoscrivono protocollo d’intesa) da Fin Posillipo, azionista di controllo con il 36,362% del capitale, e Bootes, che detiene il 5,079% del capitale, per l’acquisto dei crediti vantati da Unicredit, Banca Nazionale del Lavoro e Banca Popolare di Milano nei confronti del gruppo Pierrel non è stata accettata dalle banche nei termini formulati. Pertanto ha rinviato qualsiasi decisione in merito all’approvazione del progetto di bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 e del rendiconto intermedio al 31 marzo 2017 a un riunione che si terrà entro la prima metà di questo mese.
Inoltre la società ha comunicato che l’indebitamento finanziario netto del gruppo al 31 maggio 2017 è risultato pari a 21,1 milioni, in calo di circa 867 mila euro rispetto all’ammontare del mese precedente.