Mattinata volatile per le borse europee, che non beneficiano della serie di dati macro risultati nel complesso positivi. Intorno alle 11:30 il Dax di Francoforte (-0,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,01%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) scambiano poco distanti dalla parità, mentre il Ftse Mib di Milano arretra dello 0,5% penalizzato in particolare dagli energetici.
Sul fronte macro sono stati diffusi i dati sull’attività economica dell’Eurozona, che nel mese di giugno ha parzialmente rallentato segnando comunque nel secondo trimestre la miglior performance in oltre sei anni.
La lettura finale del Pmi composito relativo allo scorso mese è stata pari a 56,3, in calo dal 56,8 di maggio ma oltre la stima preliminare di 55,7. L’indice del settore servizi, invece, è sceso a 55,4 dal 56,3 di maggio, facendo comunque meglio anche in questo caso del dato preliminare di 54,7.
A livello di singoli Paesi, l’attività del settore servizi è rimasta solida in Germania, nonostante la leggera frenata registrata rispetto al mese precedente. Il Pmi servizi di giugno si è attestato a 54 dai 55,4 di maggio, leggermente superiore alla stima preliminare di 53,7.
L’indice composito, invece, è sceso a 56,4 (56,1 la stima flash) dal 57,4 di maggio, toccando il livello più basso da quattro mesi.
In Francia l’indice Pmi servizi a giugno si è attestato a 56,9 punti, superiore alla stima flash di 55,3 e poco sotto i 57,2 di maggio. Sempre lo scorso mese, l’indice composito è stato pari a 56,6 punti, leggermente inferiore ai 56,9 di maggio ma meglio del dato preliminare di 55,3 punti.
Per quanto riguarda l’Italia, l’attività dei servizi in giugno ha rallentato per il secondo mese consecutivo dopo il picco di circa un decennio toccato ad aprile, con l’indice Pmi sceso a 53,6 dal 55,1 di maggio e rispetto alla lettura di 54,6 attesa dal consensus.
In Gran Bretagna, infine, l’indice dei direttori agli acquisti del settore dei servizi a giugno è risultato pari a 53,5, leggermente inferiore ai 53,5 attesi dagli analisti e ai 53,8 della stima preliminare.
Intanto, sul mercato delle valute, il dollaro si rafforza leggermente sull’euro portando il cambio EUR/USD a 1,133, mentre lo yen arretra sia nei confronti del biglietto verde (USD/JPY a 113,6) sia della moneta unica (EUR/JPY a 128,6).
A Piazza Affari gli acquisti premiano in particolare YNAP (+2,5%) dopo che Jefferies ha avviato la copertura sul titolo con giudizio ‘buy’ e target price a 33 euro. Lo stesso broker è intervenuto anche su MONCLER (+1,2%), esprimendo una raccomandazione ‘buy’.
In rialzo anche LEONARDO (+1,6%) dopo il report positivo di Jp Morgan sul settore aerospazio e difesa. Bene PRYSMIAN (+1,2%), confermato nella Convitction Buy List di Goldman Sachs con target price a 31 euro, anche grazie al buon andamento della divisione Telecom e dalle prospettive di quest’area di business soprattutto in Europa e in Usa, e visto il segnale di miglioramento dei prezzi della fibra.
In calo ATLANTIA (-0,9%), con Jp Morgan Infrastructure che, secondo alcune indiscrezioni, starebbe esplorando varie opzioni per lanciare una controfferta per il 100% di Abertis.
Ancora deboli le utilities A2A (-0,4%), ENEL (-1,5%), SNAM (-0,5%) e TERNA (-0,6%). Male infine i petroliferi in scia al ribasso del greggio con il Brent (-1,4%) a 48,9 dollari e il Wti (-1,4%) a 46,4 dollari, con le prese di profitto che colpiscono in particolare SAIPEM (-1,9%).