Chiusura poco mossa per le borse europee con il Dax di Francoforte (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%) in lieve territorio positivo. In ribasso, invece, l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) e il Ftse Mib di Milano, che ha terminato le contrattazioni con un -0,4% a 20.939 punti appesantito soprattutto dai petroliferi.
I mercati hanno privilegiato la cautela in attesa questa sera della pubblicazione delle minute dell’ultima riunione della Fed di giugno, occasione in cui la banca centrale ha rivisto al rialzo il costo del denaro per la seconda volta quest’anno.
Gli operatori sperano di ottenere indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria, in particolare per quanto riguarda il piano per la riduzione del bilancio dell’istituto centrale, dato che sino ad ora non è stato ancora chiarito se la dismissione di asset comincerà prima o dopo un altro intervento sui tassi di interesse.
I listini continentali sembrano invece aver snobbato il tonfo del petrolio, con il Brent (-3%) a 48 dollari e il Wti (-3,6%) a 45,4 dollari, penalizzato dalle notizie provenienti dalla Russia. In attesa domani della diffusione da parte dell’Eia dei dati settimanali sulle scorte Usa, infatti, le quotazioni del greggio hanno risentito delle indiscrezioni secondo cui Mosca non sarebbe intenzionata a prendere in considerazione ulteriori tagli alla produzione oltre il termine di marzo 2018 deciso nel meeting dello scorso maggio.
Per quanto riguarda i dati macroeconomici, in mattinata sono stati diffusi i dati sull’attività economica dell’Eurozona, che nonostante il parziale rallentamento di giugno ha comunque segnato nel secondo trimestre la miglior performance in oltre sei anni. La lettura finale del Pmi composito relativo allo scorso mese è stata pari a 56,3 in calo dal 56,8 di maggio ma oltre la stima preliminare di 55,7. L’indice del settore servizi, invece, è sceso a 55,4 dal 56,3 di maggio, facendo comunque meglio anche in questo caso del dato preliminare di 54,7.
Poco mosso il mercato dei cambi, con l’euro/dollaro sceso leggermente in area 1,1335, mentre il dollaro/yen e l’euro/yen si sono mantenuti sostanzialmente stabili rispettivamente a 113,2 e 128,3.
Sull’obbligazionario, infine, risale leggermente il differenziale Btp-Bund in area 166 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,13 per cento.
Tornando a Piazza Affari, dopo i rialzi delle scorse sedute scattano le prese di profitto su SAIPEM (-2,7%), incoraggiate dal crollo del greggio, che ha penalizzato anche gli altri titoli del comparto come ENI (-1,4%) e TENARIS (-1,4%).
Prevalgono i realizzi sui bancari dopo aver beneficiato ieri del via libera della Commissione Europea al piano di ricapitalizzazione precauzionale di Mps. Chiudono in calo BPER (-2,4%), BANCO BPM (-2,4%), UNICREDIT (-1,5%) e INTESA (-0,2%).
Brillano invece YNAP (+4,5%) e MONCLER (+1,1%) su cui Jefferies ha avviato la copertura con raccomandazione ‘buy’. In rialzo anche STM (+2,7%) e LEONARDO (+1,9%), con quest’ultima che ha beneficiato di un report positivo di Jp Morgan sul settore aerospazio e difesa, mentre PRYSMIAN (+1,8%) è stata confermata nella Conviction Buy List di Goldman Sachs con target price a 31 euro.