Intorno alle 15:40, dopo l’avvio incerto di Wall Street, le borse europee continuano a scambiare poco distanti dalla parità. Poco mossi il Ftse 100 di Londra (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Dax di Francoforte (+0,1%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,1) e il Ftse Mib di Milano (-0,3%).
Gli investitori mantengono dunque un atteggiamento prudente in attesa di spunti, a cominciare dalla pubblicazione, in programma stasera, dei verbali relativi all’ultima riunione del Fomc, in cui la banca centrale americana ha elevato i tassi di interesse. In particolare, gli operatori cercano indicazioni relative alle tempistiche delle prossime mosse di politica monetaria e al programma di riduzione del bilancio della Fed.
Intanto, sul mercato delle valute, il dollaro si rafforza leggermente sull’euro portando il cambio EUR/USD a 1,133, mentre lo yen arretra sia nei confronti del biglietto verde (USD/JPY a 113,5) sia della moneta unica (EUR/JPY a 128,6).
Tra le commodities scendono le quotazioni del petrolio con Wti (-1%) e Brent (-0,6%) in calo rispettivamente a 46,6 e a 49,3 dollari al barile dopo nove sedute consecutive con il segno più. La flessione odierna potrebbe essere riconducibile alle indiscrezioni secondo cui la Russia sembrerebbe intenzionata a non prendere in considerazione ulteriori tagli alla produzione. Il tutto in attesa del dato sulle scorte americane previsto domani.
Sul fronte macro, sono stati diffusi in mattinata i dati sull’attività economica dell’Eurozona, che nel mese di giugno ha parzialmente rallentato, segnando comunque nel secondo trimestre la miglior performance in oltre sei anni. La lettura finale del Pmi composito relativo allo scorso mese è stata pari a 56,3, in calo dal 56,8 di maggio ma oltre la stima preliminare di 55,7. L’indice del settore servizi, invece, è sceso a 55,4 dal 56,3 di maggio, facendo comunque meglio anche in questo caso del dato preliminare di 54,7.
A livello di singoli Paesi, l’attività del settore servizi è rimasta solida in Germania, nonostante la leggera frenata registrata rispetto al mese precedente, mentre in l’Italia l’attività dei servizi a giugno ha rallentato per il secondo mese consecutivo dopo il picco di circa un decennio toccato ad aprile.
Negli Stati Uniti, infine, l’agenda macro di oggi prevede l’indice Ism New York di giugno, la revisione degli ordini di beni durevoli di maggio e gli ordini all’industria di maggio.
A Piazza Affari gli acquisti premiano STM (+3,1%), che recupera pate delle perdite dell’ultimo mese. In rialzo anche YNAP (+3%) dopo che Jefferies ha avviato la copertura sul titolo con giudizio ‘buy’ e target price a 33 euro. Lo stesso broker è intervenuto anche su MONCLER (+1,7%), esprimendo una raccomandazione ‘buy’.
In rialzo anche LEONARDO (+2,3%) dopo il report positivo di Jp Morgan sul settore aerospazio e difesa. Bene PRYSMIAN (+1,8%), confermato nella Convitction Buy List di Goldman Sachs con target price a 31 euro, anche grazie al buon andamento della divisione Telecom, dalle prospettive di quest’area di business soprattutto in Europa e in Usa, e visti i segnali di miglioramento dei prezzi della fibra.
In calo ATLANTIA (-0,4%), con Jp Morgan Infrastructure che, secondo alcune indiscrezioni, starebbe esplorando varie opzioni per lanciare una controfferta per il 100% di Abertis.
Fra le utilities arretra ancora ENEL (-1,3%), mentre tra i petroliferi le vendite colpiscono ENI (-1,3%), SAIPEM (-2,4%) e TENARIS (-1,3%) in scia al ribasso delle quotazioni del greggio.