I futures sui principali indici europei scambiano perlopiù in lieve ribasso, preannunciando una partenza debole per le borse continentali dopo la mattinata poco mossa dei listini asiatici.
Questi ultimi non si fanno influenzare dalle tensioni coreane dopo l’ennesimo test missilistico ma non beneficiano della chiusura di Wall Street per la festività del 4 luglio. I mercati orientali sembrano scambiare in un limbo, in attesa del dato sul mercato del lavoro americano del mese di giugno che sarà pubblicato a fine settimana.
Oggi intanto, sul fronte macro, verranno diffusi gli indici Markit Pmi servizi di giugno di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna ed Eurozona. Per quanto riguarda quest’ultima, saranno rese note anche le statistiche relative alle vendite al dettaglio di maggio, mentre dagli Stati Uniti sono attesi gli ordini industriali e di beni durevoli dello stesso mese.
In serata, inoltre, verranno diffusi i verbali relativi all’ultima riunione della Fed mentre ieri il capo economista della Bce, Peter Praet, ha sottolineato che l’istituto centrale deve essere paziente nel procedere al ritiro degli stimoli monetari poiché, nonostante i segnali incoraggianti, servirà più tempo affinché l’inflazione converga in modo sostenibile verso il target del 2 per cento.
Scarsi movimenti sul Forex, dove l’euro/dollaro risale lievemente in area 1,136 mentre lo yen scambia sostanzialmente invariato su moneta unica (EUR/JPY 128,7) e biglietto verde (USD/JPY 113,3).
Tra le materie prime il petrolio consolida i guadagni delle ultime nove sedute, con Wti e Brent in area 47 e 49,6 dollari al barile, in attesa del dato sulle scorte americane di domani, mentre fra i metalli preziosi l’oro si mantiene a 1.225 dollari l’oncia.
A Piazza Affari attenzione ancora al comparto bancario, dopo la buona performance di ieri e l’approvazione da parte della Commissione Europea del piano di ricapitalizzazione precauzionale di MPS. In mattinata l’istituto senese terrà una conference call, seguita da una conferenza stampa con l’Ad Marco Morelli.
Da seguire anche le utilities dopo la debolezza della seduta precedente. Nel frattempo TERNA ha sottoscritto con il consorzio Interconnector Italia gli accordi per la realizzazione e l’esercizio della parte privata del progetto Interconnector Italia-Francia.
Fuori dal listino principale occhi ancora su BANCA CARIGE, dopo il balzo di ieri (+23%) in scia all’approvazione del piano di rafforzamento patrimoniale da 700 milioni e del programma di dismissioni di 1,2 miliardi di sofferenze.