Avvio contrastato per i listini europei dopo la chiusura a due velocità di Wall Street e la mattinata debole dei listini asiatici. Intorno alle 9:15 il Ftse Mib di Milano scambia sulla parità (+0,1%), sostanzialmente in linea con il Dax di Francoforte (flat) mentre il Ftse 100 di Londra (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%) viaggiano in territorio lievemente negativo.
Il tutto all’indomani della diffusione dei verbali relativi all’ultima riunione della Fed, da cui è emersa una diversità di opinioni da parte dei membri del Fomc sulle tempistiche degli interventi di politica monetaria e sulle modalità di riduzione del bilancio. In ogni caso, il ritmo del rialzo dei tassi di interesse da parte della banca centrale statunitense sarà graduale, lasciando intravedere un’unica ulteriore stretta monetaria nell’anno e presumibilmente a dicembre.
Oggi toccherà alla Bce pubblicare i verbali dell’ultima riunione, mentre sul fronte macro l’attesa è tutta per i dati di domani sul mercato del lavoro americano. Nel frattempo, oggi saranno diffuse le statistiche Adp sui nuovi impieghi di giugno nel settore privato, oltre alle richieste di disoccupazione della scorsa settimana, alla bilancia commerciale di maggio e all’indice Markit Pmi servizi e composto di giugno. In Europa, gli ordinativi alle fabbriche tedesche di maggio hanno registrato un incremento inferiore alle attese, mentre in Italia è previsto il Markit Pmi al dettaglio di giugno.
Fra le materie prime il greggio rimbalza in mattinata (Wti a 45,7 e Brent a 48,3 dollari) dopo il crollo di ieri sera, beneficiando anche dei dati Api, che hanno evidenziato una diminuzione delle scorte, in attesa di conferme oggi pomeriggio dalle statistiche ufficiali dell’Eia.
Scarsi movimenti sul Forex, dove l’euro/dollaro risale lievemente in area 1,136 mentre lo yen scambia sostanzialmente invariato su moneta unica (EUR/JPY 128,6) e biglietto verde (USD/JPY 113,3).
Sull’obbligazionario il rendimento risale leggermente al 2,16% e lo spread con il Bund si porta a 167 punti base.
A Piazza Affari parte bene ATLANTIA (+1,3%) in scia alla notizia riportata da Bloomberg secondo cui GlobalVia non ha avuto colloqui con Jp Morgan in merito a un consorzio per una controfferta su Abertis alternativa a quella della holding italiana.
Ancora in rialzo YNAP (+1,6%), già sostenuta ieri dal report di Jefferies. Tra i bancari acquisti su UBI (+1%) che ha comunicato i risultati definitivi dell’aumento di capitale, sottoscritto al 99,99 per cento. Contrastate UNICREDIT (+0,6%) e INTESA (-0,3%) mentre flette MEDIOBANCA (-0,2%) che ieri ha riunito il proprio board per definire i numeri del budget dell’esercizio 2017-18, cominciato l’1 luglio, sulla base del preconsuntivo dell’anno fiscale. I conti verranno approvati il prossimo 3 agosto ma dovrebbero essere buoni e in linea con le attese.
Fuori dal listino principale attenzione ancora a BANCA CARIGE (+5,5%) che ha ceduto un portafoglio di crediti in sofferenza per 938,3 milioni di valore lordo alla data di cut-off al veicolo di cartolarizzazione Brisca Securitisation. Quest’ultimo ha emesso titoli Abs integralmente sottoscritti dal Gruppo Carige al loro valore nominale di 309,7 milioni, pari a circa 33% del valore lordo dei crediti ceduti. I titoli junior e mezzanine saranno collocati sul mercato, allo scopo di ottenere il deconsolidamento del portafoglio di crediti ceduti e richiedere la garanzia statale (GACS).