Prosegue in territorio negativo la seduta delle borse europee, in attesa della pubblicazione delle minute dell’ultimo meeting della Bce e di alcune statistiche sul mercato del lavoro americano. Poco prima delle 12:00 arretrano il Dax di Francoforte (-0,6%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,8%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%), mentre il Ftse Mib di Milano (+0,2%) resiste poco sopra la parità.
I mercati attendono indicazioni dai verbali dell’ultima riunione dell’Istituto di Francoforte, dopo che le ultime dichiarazioni di Draghi sono state interpretate come un segnale che a breve verrà annunciato l’inizio della riduzione degli stimoli monetari.
Un processo già iniziato dalla Fed che, secondo quanto emerso dalle minute pubblicate ieri sera, sembra intenzionata a procedere con un nuovo rialzo di interessi entro la fine del 2017 e ad avviare il programma di riduzione del portafoglio asset entro la fine di agosto, anche se a talE proposito vi sono pareri divergenti all’interno del board.
I dubbi espressi da diversi membri del Fomc sulle prospettive di inflazione hanno però portato cautela sul dollaro, in attesa del rapporto Adp sull’occupazione nel settore privato americano, in agenda questo pomeriggio. L’euro/dollaro risale a 1,136 mentre il dollaro/yen si mantiene sostanzialmente stabile a 113,4.
In calo invece il comparto del reddito fisso, con i rendimenti governativi in salita, in attesa del resoconto della Bce sulla riunione di politica monetaria dello scorso 8 giugno. Il tasso del decennale italiano balza di circa 6 basis point al 2,21%, con lo spread con il Bund stabile in area 168 punti base.
Tornando a Piazza Affari, ben intonato l’automotive e in particolare BREMBO (+2,8%), che recupera terreno dopo la debolezza dell’ultimo periodo.
Bene anche UNICREDIT (+1,7%) e BANCO BPM (+2,2%), quest’ultima sostenuta anche dalla conferma del giudizio ‘buy’ con target price a 3,4 euro da parte di Citigroup.
Ancora in rialzo YNAP (+0,9%) dopo il balzo di ieri, mentre inverte la rotta ATLANTIA (-0,6%) dopo i guadagni dell’apertura, in scia alla notizia riportata da Bloomberg secondo cui Globalvia non ha avuto colloqui con Jp Morgan in merito a un consorzio per una controfferta su Abertis alternativa a quella della holding italiana.