Mercati – Piazza Affari la migliore, petrolio ok in attesa delle scorte Eia

Prosegue in territorio negativo la seduta delle borse europee, complice anche la partenza sottotono di Wall Street dopo la pubblicazione delle minute Fed ieri sera e i dati deludenti sull’occupazione nel settore privato. Intorno alle 15:40 arretrano il Cac 40 di Parigi (-0,9%), il Dax di Francoforte (-0,9%), il Ftse 100 di Londra (-0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), mentre il Ftse Mib di Milano scambia poco sopra la parità (+0,1%). Oltreoceano i principali listini mostrano cali fra lo 0,5%e lo 0,8 per cento.

Sul fronte macro, in attesa delle statistiche del Bureau of Labour in programma domani, il report Adp di giugno ha evidenziato la creazione di 158 mila nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti, nettamente al di sotto della rilevazione di maggio (230 mila) e del consensus (188 mila).

In Europa, invece, l‘attenzione si è concentrata sulle minute relative all’ultimo meeting della Bce, che hanno confermato la prudenza dell’istituto centrale, ancora intenzionato a mantenere una politica accomodante a causa della persistente debolezza dell’inflazione.

Sul Forex, intanto, il dollaro cede terreno sull’euro, risalito a 1,138, oltre che sullo yen (USD/JPY 113,2). Il biglietto verde sconta in parte le divergenze fra i membri della Fed, emerse dai verbali diffusi ieri, in merito alla politica monetaria e in parte pure i dati macro sotto le stime.

In calo il comparto del reddito fisso, con i rendimenti governativi in salita. Il tasso del decennale italiano balza di circa 8 basis point al 2,22%, con lo spread con il Bund stabile in area 168 punti base.

In crescita invece le quotazioni del petrolio con il Brent a 48,5 dollari e il Wti a 45,8 dollari, sostenuti anche dai dati preliminari Api che evidenziano scorte Usa di petrolio in forte diminuzione, così come quelle di benzina. Un miglioramento che cerca conferme nelle statistiche ufficiali dell’Eia in programma alle 17:00.

Tornando a Piazza Affari, avanza BREMBO (+3,2%), che recupera terreno dopo la debolezza dell’ultimo periodo.

Fra le banche bene UNICREDIT (+2,2%) e BANCO BPM (+3%), quest’ultima sostenuta anche dalla conferma del giudizio ‘buy’ con target price a 3,4 euro da parte di Citigroup.

In rialzo anche GENERALI (+1,4%), BANCA GENERALI (+1,2%) e YNAP (+1,2%), mentre scivolano in fondo al listino CAMPARI (-1,9%), A2A (-2,1%) e MEDIASET (-1,9%).