Mercati – Europa debole in attesa dei non farm payrolls, a Milano giù Mediaset

Prosegue in rosso la seduta delle borse europee dopo che dalle minute della Bce, pubblicate ieri, è emerso che a Francoforte si è cominciato a parlare della possibilità di avviare il graduale processo di riduzione degli attuali stimoli monetari. Intorno alle 12:00 il Ftse Mib di Milano registra la peggior performance con un -0,7%, seguito dal Cac 40 di Parigi (-0,5%), dall’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), dal Dax di Francoforte (-0,3%) e dal Ftse 100 di Londra (-0,1%).

Sul fronte macro, l’attenzione di oggi è tutta per i dati di giugno sul mercato del lavoro americano in uscita alle 14:30, mentre in Europa la produzione industriale in Gran Bretagna a maggio ha segnato un -0,1% su base mensile (+0,4% il consensus) e quella manifatturiera un -0,2% su base mensile (+0,5% il consensus).

Per quanto riguarda l’Italia, invece, l’Istat ha reso noto che a maggio 2017 le vendite al dettaglio hanno registrato una flessione dello 0,1% rispetto al mese precedente, sintesi di una diminuzione dello 0,8% della componente alimentare e della crescita dello 0,3% di quella non alimentare. Deluse le attese degli economisti, che si aspettavano una crescita dello 0,3 per cento.

Sul mercato dei cambi l’euro/dollaro viaggia poco mosso in area 1,142, mentre si indebolisce lo yen sia nei confronti del biglietto verde (USD/JPY a 113,7) sia della moneta unica (EUR/JPY a 129,9).

Prosegue intanto il sell-off sull’obbligazionario, con il rendimento del Btp in rialzo di circa 3 basis point al 2,29% e quello del Bund che si mantiene sui livelli più alti da 19 mesi allo 0,57%, separati da uno spread in area 172 punti base.

Tornando a Piazza Affari, scivola in fondo al listino MEDIASET (-3,6%) penalizzata anche dal downgrade di Exane Bnp Paribas da ‘hold’ a ‘reduce’ con target price ridotto da 3,5 euro a 2,7 euro.

Deboli i petroliferi ENI (-0,8%), SAIPEM (-1,8%) e TENARIS (-2,2%) in scia al ritracciamento del greggio, con il Brent (-2,2%) a 47 dollari e il Wti (-2,5%) a 44,4 dollari, che cancellano i guadagni di ieri in scia ai dati sulle scorte Usa migliori delle attese.

In negativo i bancari BANCO BPM (-2,2%), BPER (-0,9%), INTESA (-0,8%) e UNICREDIT (-0,8%), dopo i rialzi delle scorse sedute. Vendite anche su FERRAGAMO (-1,8%), LEONARDO (-1,5%), CNH (-1,4%) e ATLANTIA (-0,9%), con quest’ultima che ha collocato con successo presso investitori istituzionali un bond da un miliardo con scadenza 2027, i cui proventi potranno essere utilizzati per finanziare l’offerta pubblica volontaria di acquisto su Abertis.

In controtendenza, infine, BREMBO (+1,1%), dopo essere stato il miglior titolo del Ftse Mib nella seduta di ieri, ed ENEL (+0,4%), confermato nella Conviction Buy List di Goldmans Sachs con target price alzato da 5,7 euro a 6,1 euro.