Sembra profilarsi la creazione del terzo operatore del risparmio italiano, che vedrebbe coinvolti Anima, Banco Bpm, Poste Italiane e Cdp.
È quanto riportano alcuni rumor di stampa, in scia ai quali intorno alle 10:00 a Piazza Affari il titolo Anima segna un rialzo del 3,7% a 6,65 euro, le azioni Banco Bpm riportano un progresso del 2,6% a 3,14 euro, mentre le quotazioni di Poste Italiane viaggiano appena sopra la parità (+0,2% a 6,07 euro).
Gli stessi rumor aggiungono che l’operazione dovrebbe prendere corpo attraverso tre fasi.
La prima prevedrebbe il conferimento di Aletti Gestielli Sgr, partecipata dal Banco Bpm, in Anima, di cui a sua la vota la banca milanese è azionista con una quota che supera il 14 per cento.
In sostanza, Banco Bpm cederebbe il 100% di Aletti Gestielle ad Anima in cambio di un corrispettivo in contanti. Inoltre, le due società prolungherebbero l’accordo di distribuzione in essere.
A questo proposito, gli stessi rumor riportano che oggi dovrebbe riunirsi il cda di Anima, in cui si dovrebbe discutere dell’offerta da presentare per acquistare Aletti Gestielle.
Nell’ottica di Banco Bpm, la cessione rientrerebbe nella logica di riorganizzare le società prodotto, alla luce del fatto che dopo fusione tra Banco Popolare e Bpm si sono creati diversi doppioni, incluso l’asset management. Si segnala che lo stesso Ceo Giuseppe Castagna aveva sottolineato l’intenzione di semplificare la struttura delle fabbriche prodotto al verificarsi di determinate condizioni.
La seconda fase riguarderebbe il conferimento di BancoPosta Fondi Sgr, società del risparmio gestito controllata da Poste Italiane, sempre in Anima. Ciò dovrebbe avvenire nell’anno in corso, sulla base di un accordo stipulato tra la stessa Anima e Poste Italiane. Con questa operazione la società dei recapiti, attualmente azionista di Anima con il 10,3%, salirebbe fino al 25 per cento.
L’ultima fase implicherebbe l’inserimento di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). Sempre secondo gli stessi rumor, una volta che Poste conferirà la propria società di asset management in Anima, salendo così al 25% del capitale, cederebbe a Cdp una parte di quest’ultima per una quota compresa tra il 10 e il 15 per cento. Si segnala che Cdp è il primo azionista di Poste Italiane con il 35% del capitale.
La cessione di una parte della partecipazione di Poste in Anima a Cdp sarebbe coerente con la nuova strategia che il neo Ceo Matteo Del Fante vorrebbe intraprendere e che vedrebbe non più prioritario l’asset management, secondo le più recenti indiscrezioni.
Se l’operazione andasse in porto, si creerebbe un polo con asset under management pari a circa 170 miliardi. Da Anima non sono stati rilasciati commenti.