Mercati – Europa in frazionale rialzo, Wti torna sopra 44 dollari

A pochi minuti dall’avvio incolore di Wall Street i listini continentali confermano le modeste variazioni positive della mattinata, ancora in scia al dato incoraggiante di venerdì sul mercato del lavoro americano. Intorno alle 15:50 il Ftse Mib di Milano guadagna lo 0,6%, seguito dal Dax di Francoforte (+0,4%), dal Cac 40 di Parigi (+0,4%), dal Ftse 100 di Londra (+0,3%) e dall’Ibex 35 di Madrid (+0,1%).

Nessuno spunto significativo dall’agenda macroeconomica odierna, mentre in settimana l’attenzione degli investitori sarà focalizzata sugli interventi di metà settimana del presidente della Fed, Janet Yellen, davanti al congresso Usa e sull’avvio della stagione delle semestrali statunitensi, che si aprirà venerdì con i conti delle grandi banche d’affari.

Nel frattempo, si attenua momentaneamente la pressione sul mercato obbligazionario, con i rendimenti dei decennali in lieve calo dopo il rally delle ultime sedute. Il tasso sul Btp scende al 2,28% e il differenziale dal Bund cala in area 174 punti base.

Intanto, sul mercato dei cambi l’euro/dollaro scivola lievemente sotto quota 1,14, mentre il dollaro/yen avanza a 114,2.

Tra le materie prime, il petrolio recupera dai minimi intraday con Wti e Brent rispettivamente a 44,2 dollari e a 46,7 dollari al barile. Il mercato dell’oil rimane comunque sotto pressione per il perdurante eccesso di offerta, nonostante i tagli alla produzione implementati dai paesi Opec e non Opec. Il prossimo 24 luglio i Paesi produttori si incontreranno per discutere la possibilità di limitare l’output di Libia e Nigeria, attualmente esclusi dall’intesa.

A Piazza Affari proseguono gli acquisti sulle utilities ENEL (+1,7%), ITALGAS (+2,7%), oltre che su CNH (+2,1%), MONCLER (+1,9%) e STM (+1,8%).

Tra i bancari spicca BANCO BPM (+2%), mentre sembra profilarsi la creazione del terzo operatore del risparmio italiano, che vedrebbe coinvolti anche Anima, Poste Italiane e Cdp.

Restano in fondo al listino invece YNAP (-3,7%) e TELECOM ITALIA (-2,2%). Sulla prima scattano i realizzi dopo i recenti rialzi, mentre il colosso delle telecomunicazioni sconta le indiscrezioni su una possibile uscita di Flavio Cattaneo dai vertici.