Il Ftse Mib chiude in rialzo del 2,1% una settimana aperta con un balzo superiore al 2% e proseguita con un andamento altalenante.
Le attenzioni erano rivolte, dopo il salvataggio delle banche venete, alla questione Mps. Nello specifico, la Commissione Europea ha dato in settimana l’ok alla ricapitalizzazione precauzionale e al piano di ristrutturazione della banca senese.
Mentre l’esecutivo, attraverso le dichiarazioni del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, si è preso l’impegno di raccogliere buona parte delle risorse necessarie a soddisfare il fabbisogno di capitale di Mps, stimato in 8,1 miliardi, per garantire la stabilità finanziaria del Paese.
Padoan, dopo le criticità mostrate dai due istituti veneti e da Mps, ha precisato che tra le banche non ci saranno altri focolai di crisi.
In tale scenario il comparto bancario chiude in rialzo del 4,9%, trainato da Ubi (+9,3%) e Unicredit (+7%).
Bene anche i servizi finanziari a +2,5%, dove il risparmio gestito beneficia della performance di Fineco (+5,5%), la quale ha comunicato i dati relativi alla raccolta del mese di giugno, positiva per 456 milioni e pari a 2,9 miliardi da inizio anno.
In scia ci sono Banca Generali (+4,6%) e Azimut (+1,4%) la cui raccolta netta di giugno ha riportato flussi positivi per 557,2 milioni, spingendo il totale da inizio anno a 3,4 miliardi.
Sempre all’interno del Ftse Mib, Poste Italiane riporta un +1,2% mentre Exor avanza del 2,6 per cento.
Tra le Mid Cap la migliore è Cerved (+5,5%) la quale ha raggiunto in settimana l’intesa con Quaestio Holding per una partnership industriale mirata all’acquisto della piattaforma di gestione degli npl di Mps “Juliet”.
Nello Small Cap in luce MutuiOnline a +9,3% e Mittel (+8,2%).