Nella trascorsa settimana il Ftse Mib, maglia rosa dei principali indici europei, ha guadagnato il 2,1% superando 21 mila punti. In controtendenza il comparto delle utility e rinnovabili ha chiuso l’ottava in rialzo dello 0,2%, sovraperformando il corrispondente indice europeo Euro Stoxx, che ha chiuso cedendo lo 0,9 per cento.
Tra le Big Cap uniche in territorio positivo Enel (0,6% a 4,72 euro) e Terna (+0,4% a 4,74 euro). L’utility regolata martedì ha siglato la convenzione con il comune di Benevento per la realizzazione di opere di sviluppo della rete elettrica nell’area beneventana, che saranno finanziate mediante un contributo fornito da Terna pari a 1,2 milioni. E’ invece notizia di mercoledì la sigla con il consorzio Interconnector Italia, che raggruppa imprese private cosiddette “energivore” (consumatori industriali principalmente nei settori dell’acciaio, della carta e della chimica), per la realizzazione e l’esercizio della parte privata del progetto di interconnessione elettrica in corrente continua a 320 kV che collegherà l’Italia con la Francia. Il collegamento consentirà di aumentare di circa il 40% la capacità di interscambio elettrico tra Italia e Francia, in linea con la strategia europea di rafforzamento delle interconnessioni elettriche tra i paesi membri per potenziare la sicurezza degli approvvigionamenti e accrescere il livello di competitività dei mercati.
Si segnala che la multiutility lombarda A2A (-1,3% a 1,44 euro) lunedì ha notificato al Governo del Montenegro l’esercizio dell’opzione di vendita prevista dai patti parasociali per la gestione della società Elektroprivreda Crne Gore AD Niksic Epcg (EPCG), di cui ne detiene il 41,7% del capitale sociale. L’opzione riguarda la cessione dell’intero pacchetto azionario detenuto in Epcg al prezzo di 250 milioni, pagabili in sette rate annuali a partire dal 1 maggio 2018. Si ricorda che A2A è entrata nel produttore di energia elettrica montenegrino nel 2009 con un investimento di 436 milioni per una quota del 43,7%, ridotta poi al 41,7 per cento.
Tra le le Mid Cap unica in territorio positivo Iren (+4,3% a 2,17 euro). Si segnala che l’ad della controllata Iren Energia, Giuseppe Bergesio, a margine del convegno sulle utility promosso da Confservizi, ha affermato che entro il 2021 Torino, già città più teleriscaldata d’Italia, raggiungerà l’80% di popolazione che utilizzerà il teleriscaldamento. Torino, vedrà estendere il servizio anche alla zona nord della città.
Nel segmento delle Smal Cap l’attenzione degli investitori si è concentrata su Falck Renewables, che in una settimana ha segnato un rialzo del 3,7% fissando il prezzo a 1,20 euro, e Terni Energia, il cui guadagno è stato pari all1,4% a 1,03 euro .
Si segnala infine che per K.R. Energy (-4,9% a 0,42 euro), la controllata al 100% Kre Wind, attiva nel settore degli accumulatori di energia e nella produzione di energia da fonti rinnovabili, ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2016, chiusosi con una perdita di esercizio di circa 3 milioni, rispetto ai 0,7 milioni stimati dalla capogruppo in sede di redazione dei bilanci 2016. L’effetto negativo della variazione verrà recepito nel bilancio consolidato del primo semestre 2017 di K.R. Energy.